23, Novembre, 2024

“Nessun depotenziamento, anzi una crescita”: le rassicurazioni di Desideri sul futuro dell’Ospedale del Valdarno

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Radioterapia, Pronto soccorso, Risonanza magnetica: sono gli investimenti fatti alla Gruccia negli ultimi mesi, elencati dal direttore della Asl8 a confronto con il sindaco e i consiglieri comunali di Montevarchi. E su anatomia patologica, Desideri è secco: “La riorganizzazione in atto non comporterà nessuna riduzione delle prestazioni”

"Non c'è alcun depotenziamento in ballo per l'Ospedale del Valdarno, anzi: gli investimenti fatti negli ultimi anni confermano l'impegno della Asl8 per la Gruccia". A dirlo è stato il direttore dell'Azienda sanitaria aretina, Enrico Desideri, nel corso di un incontro con il sindaco di Montevarchi Francesco Maria Grasso e con i capigruppo consiliari, voluto proprio dal Consiglio comunale montevarchino per fare luce sulla situazione sanitaria in Valdarno e sul futuro del Monoblocco. 

L'incontro si è svolto lo scorso 7 maggio, ed è partito dall’analisi delle attività svolte alla Gruccia nel triennio 2011/2014. "Contrariamente alle preoccupazioni di un ipotetico depotenziamento dell'ospedale valdarnese – ha commentato Desideri – i dati mostrano un trend in crescita anche in termini di efficienza dell’ospedale, testimoniato dall’aumento dei ricoveri, dalla diminuzione della degenza media, dalla riduzione dei posti letto non più necessari e dall'aumento della complessità casistica trattata. Risultati dovuti sicuramente anche al progressivo potenziamento delle dotazioni tecnologie".

Tra gli investimenti importanti realizzati negli ultimi mesi, Desideri ha ricordato la radioterapia (cofinanziata dal Calcit e costata 7 milioni di euro), la ristrutturazione del pronto soccorso (1 milione e 250mila euro) e la nuova risonanza magnetica (investimento attualmente in corso per 1 milione e 800mila euro). A proposito della Radioterapia, il direttore della Asl8 ha spiegato che dal 10 giugno 2013 ad oggi sono stati trattati 220 pazienti, con 3.800 sedute radioterapiche, e un tempo di attesa medio di 3 settimane. "Tutti i pazienti del Valdarno sono stati trattati in zona", ha sottolineato Desideri.

"Non sono diminuite, nonostante la crisi, le prestazioni specialistiche erogate, per le quali l’azienda sanitaria conferma il proprio impegno per una necessaria riduzione dei tempi di attesa, soprattutto attraverso l’adozione delle classi di priorità", ha ribadito il direttore dell'Azienda sanitaria. Quello delle liste di attesa in Valdarno, infatti, resta uno dei nodi più critici.

E poi il capitolo di Anatomia Patologica, servizio spostato al San Donato di Arezzo. "La riorganizzazione in atto – ha assicurato Desideri – non comporterà nessuna riduzione delle prestazioni e nessuna penalizzazione per i cittadini. E poi, è stata confermata l’attività di chirurgia oncologica e la diagnostica anatomopatologica. Entro pochi mesi verrà attivato il servizio di Telepatologia, una branca della telemedicina, che attraverso il trasferimento delle immagini consentirà all’anatomopatologo in sede di avere una consulenza da parte di un altro patologo".

Desideri ha poi assicurato che sono state tutte confermate le unità operative oggi presenti nell’ospedale, a cui si aggiungerà una struttura semplice di Gastroenterologia. La novità più importante per il presidio ospedaliero del Valdarno, riguarda la previsione di un Centro specializzato in Melanociti, in collaborazione con la Asl di Firenze, per la prevenzione e la chirurgia avanzata dei tumori della pelle.

"E poi ci sono le attività territoriali in evoluzione – ha concluso Desideri – con l’implementazione dei posti letto per le cure intermedie, ora presenti anche presso la casa della salute di Bucine. Sono state rafforzate le sedi distrettuali, confermate le AFT e le aggregazioni dei medici di base oggi responsabilizzate e chiamati a portare avanti il progetto del chronic care model. Ottimi i risultati ottenuti anche dal progetto scudo in Valdarno che l’azienda sanitaria effettua in collaborazione con il Calcit locale".

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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