19, Aprile, 2024

Nebbia e piante fiorite: un Natale anomalo. Ma intanto è allarme smog, Da Re: “Riattivare la centralina”

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Mimose e altre piante in fiore, mentre ormai da settimane la nebbia non abbandona il Valdarno. Intanto è mistero sui livelli di smog. Maurizio Da Re: “Importante attivare quanto prima la centralina così da conoscere la qualità dell’aria e verificare i superamenti del Pm10. Poi prendere subito provvedimenti contro l’inquinamento”.

Nebbia e piante in fiore: un periodo natalizio decisamente anomalo dal punto di vista climatico si registra anche in Valdarno. 

Ormai da settimane la nebbia non lascia spazio al sole e questo andamento, assicurano gli esperti, proseguirà anche nei prossimi giorni. Intanto le temperature quasi primaverili stanno favorendo la fioritura anticipata di alcune piante come le mimose.

Ma intanto Maurizio Da Re, portavoce del Comitato Pendolari, da sempre molto sensibile al problema ed ex responsabile inquinamento e trasporti di Legambiente Firenze, lancia l'allarme smog. A Firenze, così come in altre città toscane, si sono registrati nell'ultimo mese numerosi sforamenti dei limiti del Pm 10.

In Valdarno non è ancora attiva nessuna centralina per il rilevamento della qualità dell'aria (in attesa dell'attivazione di quella di Figline), ma la situazione toscana fa supporre una situazione di criticità anche nelle nostre zone, soprattutto in queste settimane di nebbia. La centralina di Arezzo-Repubblica, utilizzata attualmente da Arpat come riferimento anche del Valdarno, negli ultimi 30 giorni ha fatto registrare 15 sforamenti della media giornaliera.

E Da Re sottolinea: "E' importante attivare quanto prima la centralina così da conoscere la qualità dell'aria e verificare i superamenti del Pm10: le polveri sottili costituiscono un problema anche in Valdarno. I Comuni devono attivarsi per i piani di azione contro l'inquinamento e prendere provvedimenti per limitarlo".

Storicamente in Valdarno non sono mai state attuate misure per la riduzione dello smog, come il blocco del traffico, nonostante che la centralina di Incisa – fino a quando è stata attiva – abbia fatto registrare superamenti dei limiti giornalieri di Pm 10 paragonabili al trafficatissimo Viale Gramsci di Firenze.

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