Le mozioni presentate dal gruppo di opposizione sollevavano dubbi su possibili conflitti di interessi di tre assessori. Sindaco e maggioranza hanno posto una questione di inammissibilità. La Lista Civica: “Limitata la nostra libertà di discussione”
"In Consiglio comunale sono state censurate le nostre mozioni su tre assessori e i presunti conflitti di interesse nelle deleghe": così la Lista Civica di Castelfranco Piandiscò commenta l'esito dell'ultima seduta consiliare, nella quale erano inserite all'ordine del giorno le tre mozioni.
"Il Sindaco Enzo Cacioli – riferisce oggi la Lista Civica – ha prima chiesto di invertire l’ordine del giorno da lui presentato ponendo agli ultimi due punti le mozioni in questione, e poi insieme al Capogruppo di maggioranza ha posto una questione pregiudiziale di inammissibilità sulle mozioni, compresa anche quella di un Consigliere di maggioranza che palesemente esprimeva, anche se in forma non corretta, un giudizio negativo sul comportamento del Sindaco".
"Occorre evidenziare – scrivono i consiglieri Brunetti, Morbidelli e Gagliardi – che l'art. 43, comma 1, del D.Lgs.n. 267/2000 riconosce ai consiglieri comunali il diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del consiglio, stabilendo che essi hanno inoltre il diritto di chiedere la convocazione del Consiglio, e di presentare interrogazioni e mozioni. La dottrina definisce le mozioni quali “atti approvati dal Consiglio per esercitare un'azione di indirizzo, esprimere posizioni e giudizi su determinate questioni, organizzare la propria attività, disciplinare procedure e stabilire adempimenti dell'amministrazione nei confronti del Consiglio”, quindi non sembra porre limiti all'oggetto della mozione, in quanto la stessa può essere riferita all'esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo".
"Su queste basi – continua la Lista Civica – l’atteggiamento del Sindaco si è indubbiamente palesato nella volontà, se pur normata da un regolamento, di limitare la libertà di espressione, di parola e di discussione dei Consiglieri e dell’intero Consiglio, situazione che riduce il ruolo di garante delle minoranze presenti in Consiglio Comunale. La mancata discussione ha di fatto lasciato aperti i quesiti da noi posti, e non potendosi assumere con un voto il Consiglio la responsabilità politica di approvare o bocciare le nostre mozioni, ci lascia solo un'alternativa per sapere se in comune ci sono possibili conflitti di interesse negli assessorati: presentare in sede giurisdizionale, Prefetto e Procura, le contestazioni da noi avanzate. Non possiamo certamente lasciare i cittadini nel dubbio di avere un'amministrazione non trasparente".
"Se l'interpretazione data al regolamento del consiglio consente alla maggioranza di dichiarare non ammissibili le mozioni della minoranza, allora non ci sarà più alcuna mozione se non è di gradimento della maggioranza. La cosa è sicuramente illegittima e la porteremo all'attenzione di tutti i tavoli fino al Parlamento", conclude la Lista Civica.