23, Dicembre, 2024

Mozione per sospendere la fusione fra Pergine e Laterina: respinta in Consiglio comunale

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La mozione era stata presentata dal gruppo di opposizione “Pergine volta pagina” e da un consigliere di maggioranza. Il sindaco: “Percorso di fusione democratico: c’è un dato referendario e non si può pensare che questo referendum non tenga conto delle legittime aspettative anche di chi ha votato SI”

La fusione fra i comuni di Pergine e Laterina, in seguito al referendum, è stata al centro della discussione del Consiglio comunale di ieri, a Pergine: all'ordine del giorno, infatti, una mozione per la "Sospensione del procedimento relativo alla fusione dei Comuni di Laterina e Pergine Valdarno", presentata dal gruppo di opposizione "Pergine volta pagina" e dal consigliere di maggioranza Renzoni, che muoveva i passi partendo dal risultato referendario, con uno scarto di voti molto basso in particolare proprio sul comune di Pergine.  

A replicare alle richieste della mozione, con una dichiarazione, la prima cittadina Simona Neri. "L’Opposizione ha deciso di fare questa operazione di ricorso, è un atto forte che va ovviamente rispettato ma ci tengo a precisare che questa fusione è frutto di un percorso che, vi assicuro, è stato molto più ampio e partecipato rispetto a quello delle altre realtà italiane che hanno portato a termine lo stesso progetto. Ho rispetto per l’Opposizione di questo Consiglio e per chiunque la pensi diversamente da me ma sicuramente nessuno ha ritenuto che nel percorso di fusione tra Pergine Valdarno e Laterina ci fosse qualcosa di non democratico. Rimane un dato referendario e non si può pensare che questo referendum non tenga conto delle legittime aspettative anche di chi ha votato Sì".

"Vorrei che davvero che le forze politiche qui rappresentate – ha aggiunto Neri – iniziassero a discutere delle nuove opportunità che si presenteranno nel prossimo futuro. Preso atto dell’esito referendario, ovvero dell’espressione democratica dei nostri cittadini, chiedo a tutti quanti di riportare la discussione interna ai Consigli Comunali sulle notevoli opportunità che si aprono a sostegno della futura comunità di Laterina Pergine Valdarno. Vogliamo infrastrutture che agevolino la quotidianità dei nostri spostamenti? Vogliamo il miglioramento tecnologico e l’integrazioni delle reti pubbliche sui nostri incroci pericolosi? L’antisismica delle scuole per i nostri bambini? Un nuovo asilo pubblico? Vogliamo investire sulla formazione di personale specializzato che faciliti risposte veloci nei confronti di cittadini e imprese? Vogliamo abbassare le nostre imposte? Questi, ritengo che siano gli argomenti che da ora in avanti debbano interessare amministratori e cittadini animati da rinnovato senso civico". 

Neri ha poi chiesto di "smettere con gli attacchi personali che recentemente hanno bersagliato gli Amministratori ed alcuni esponenti del Comitato del SI", ricordando i manifesti mortuari, le scritte sulla sua auto e sui muri in pietra all’ingresso del centro storico di Pergine: "atti con l’apparente scopo di offendermi ma che, credetemi, danneggia solo la comunità e, soprattutto, l’immagine che un intero Comune sta dando al’esterno". E la prima cittadina ha concluso: "Parliamo di scuole, di progetti europei, di strade, di semplificazione amministrativa: guardiamo avanti, magari con visioni diverse ma con lo stesso sentimento di appartenenza. Invito al rispetto. Al rispetto per chi ha detto Sì. Al rispetto per la decisione maggioritaria e democratica dei cittadini di queste due comunità di riformare e attivare nuove opportunità per tutti noi. Chiedo a tutti noi proposte concrete per iniziare a progettare il futuro nostro e delle nuove generazioni". 

Voto contrario alla proposta di sospendere la fusione è arrivato anche dal gruppo di opposizione "Moderati per Pergine". La capogruppo Chiara Legnaiuoli ha sottolineato infatti come "non viene segnalato alcun elemento che possa viziare sul piano giuridico tali procedimenti al fine di un eventuale sospensione cautelare e, sul piano politico, si conferma l’esito del voto ed il regolare svolgimento della competizione referendaria".

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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