Lara Mori comincia con un esercizio alla trave che lascia esterrefatti e vale il miglior punteggio di giornata. Ma nell’uscita si strappa un polpaccio ed è costretta al ritiro. Tocca ad Alessia Leolini, di nuovo ai massimi livelli. Con lei la Giglio evita il crollo e conserva il quarto posto in classifica generale. Tutto rimandato al 9 maggio
Poteva essere una giornata memorabile e per certi versi lo è stata. Breve cronistoria: Lara Mori inaugura la rotazione della Ginnica Giglio con un esercizio alla trave da stropicciarsi gli occhi. Vale 14.400 punti, resterà il migliore di giornata. Ma il triplo avvitamento in uscita costa caro alla fuoriclasse valdarnese: strappo al polpaccio e leggerissima frattura al perone. Gara finita, infortunio che potrebbe costarle gli Europei. Meno male che c’è Alessia Leolini, l’azzurrina rimasta troppo spesso all’ombra della compagna negli ultimi mesi per quell’operazione al piede che l’ha tenuta lontana dalla condizione ideale. “È stata superlativa”, dirà la tecnica Stefania Bucci, che grazie a lei e al solito contributo delle più giovani può comunque festeggiare un quinto posto di giornata che mantiene le gigliate al quarto posto in classifica generale.
La “partita in casa” del Mandela Forum, quella di Lara Mori sui manifesti pubblicitari della terza giornata del campionato di Serie A1, inizia come peggio non poteva. La valdarnese dell’anno sfodera un esercizio di enorme difficoltà e lo completa senza sbavature strappando l’applauso dei tanti arrivati a sostenerla. Poi esce dal Palasport accompagnata in spalla dallo staff tecnico e la sua smorfia di dolore lascia presagire quello che il responso medico confermerà a tarda sera dopo gli accertamenti in ospedale. Che fare? Lo sa Alessia Leolini, finalmente in forma gara e pronta a caricarsi la squadra sulle spalle. Va subito sopra al 13 alla trave, fa 13.450 al corpo libero e poi piazza il colpo a sorpresa, un 14.700 al volteggio che la proietta tra le migliori quattro di giornata nell’ipotetica classifica individuale. Aggiunge 13.300 alle parallele e torna a sedersi con una consapevolezza nuova, quella di essere tornata a competere con le migliori d’Italia.
Le altre fanno il resto. Silvia Becattini si conferma l’ottima gregaria che è, Aurora Biondi viene chiamata agli straordinari e risponde bene (notevole il suo 13 al volteggio), la spagnola Carmona Ainhoa aggiunge due tasselli alle parallele e alla trave. La Giglio è quinta con 154.000 punti e senza rimpianti.
L’exploit dell’Artistica Lissonese, con Ferlito e Meneghini tra le migliori di tappa, certifica il sorpasso delle brianzole sulle valdarnesi che in classifica generale scendono al quarto posto. Perdere una sola posizione ai piani alti della graduatoria dopo aver dovuto rinunciare alla propria migliore atleta è tutt’altro che un brutto risultato.
La Brixia Brescia vince di nuovo e scappa a +11 dalla seconda in classifica nell’attesa di cucire sul body quello Scudetto prenotato fin dalla prima giornata. L’Artistica 81 Trieste conquista un altro podio di tappa e ormai è certa del secondo posto con 64 punti speciali. La lotta aperta è quella per il terzo posto, da ieri sera occupato dall’Artistica Lissonese ma con due soli punti di vantaggio sulla Giglio Montevarchi che, male che vada, chiuderà al quarto posto (la Forza e Virtù, quinta, ha sei punti da rimontare. Troppi). Resta una sola giornata da disputare, il 9 maggio all’Adriatic Arena di Pesaro. La Giglio ha bisogno di tempo per recuperare Mori e preparare a dovere l’appuntamento. Meno male che mancano due mesi.