Il centrosinistra paga la spaccatura con il sindaco uscente Francesco Maria Grasso, che sfiora il 20% dei voti. Paolo Ricci parte indietro di tre punti percentuali rispetto a Silvia Chiassai, che si appresta ad affrontare il ballottaggio partendo in vantaggio
Finisce all'alba lo scrutinio dei voti a Montevarchi, e con la luce del giorno i risultati appaiono ancora più chiari: è la vittoria del centrodestra e della sua candidata Silvia Chiassai, la disfatta del centrosinistra, lacerato dalla campagna elettorale, la rivincita di Francesco Maria Grasso, che con la sua lista guadagna più di duemila consensi.
A decidere il sindaco di Montevarchi, però, sarà il ballottaggio, fra due settimane: montevarchini chiamati al voto ancora domenica 19 giugno, dovranno scegliere fra Silvia Chiassai e Paolo Ricci. Solo allora si saprà chi ha vinto davvero. Certo, il candidato di centrosinistra parte in svantaggio, quasi quattrocento voti indietro rispetto alla sua avversaria, costretto a recuperare più di tre punti percentuali soltanto per raggiungerla.
Grasso potrebbe diventare decisivo, se decidesse di appoggiare un candidato al ballottaggio. Come candidato di una lista nata dopo il "no" all'offerta (riparatrice) del Pd, fa il boom di voti: ne raccoglie oltre duemila, sfiora il 20%. Ed è il segno di come l'elettorato ha reagito a quella spaccatura delineata nel post-primarie.
Supera il 10% Carlo Norci, candidato del Movimento 5 Stelle, ed è sopra al 4%, infine, Claudio Cincinelli, il candidato di Montevarchi Alternativa.
Nei voti di lista, è ancora più evidente il risultato della spaccatura nel Pd. Perché il Partito democratico si mantiene prima forza in città, ma non raggiunge nemmeno il 20%. Il secondo partito è Montevarchi Democratica, la lista di Grasso, che ottiene il 17,33% delle preferenze. E la terza forza politica di peso è Prima Montevarchi, la lista civica che ha contribuito in maniera pesante al successo di Silvia Chiassai, con oltre il 15%.
