06, Ottobre, 2024

Messa in sicurezza di viale Gramsci: “Siamo amareggiati, non è stato fatto niente”

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Dopo le petizione per la messa in sicurezza di viale Gramsci, firmata da 2274 persone, e dopo la risposta del sindaco Viligiardi che annunciava celeri provvedimenti, niente è stato fatto. L’amarezza dei promotori dell’iniziativa

Messa in sicurezza di viale Gramsci a San Giovanni: i promotori della petizione tornano all'attacco perchè ancora niente è stato realizzato. Dopo l'ennesimo incidente con protagonista un bambino davanti all'ingresso delle Masaccio nell'ottobre 2014 scattò, infatti, una raccolta di firme con la quale si chiedevano interventi urgenti per evitare situazioni simili in futuro. Ad aderire furono 2274 persone. Nello scorso mese di gennaio il sindaco Maurizio Viligiardi rispose e annunciò provvedimenti entro il primo semestre dell'anno.

“Siamo veramente amareggiati. Nella lettera di risposta alla petizione sono stati promessi interventi entro il primo semestre 2015. Purtroppo non è stato fatto assolutamente niente fino ad ora, e questo ci stupisce molto. Le firme raccolte dimostrano quanto la cittadinanza sia sensibile a questo problema, e il fatto che l’amministrazione possa calpestare tutto questo ci lascia veramente esterrefatti".

La preoccupazione per tutti i firmatari e non solo riguarda il prossimo inizio dell'anno scolastico: 

"Non solo non è stato fatto niente, ma nessuno (sindaco Maurizio Viligiardi incluso chiaramente) ha avuto neppure la faccia di darci delle informazioni riguardo alla realizzazione degli interventi. Ai nostri ripetuti solleciti ci è stato sempre confermato che il problema era sempre ben presente in amministrazione, ma allo stato attuale delle cose non è stato fatto assolutamente niente, e questo è veramente il segnale il peggiore che si potesse ricevere. Procrastinare non risolve i problemi, li ingigantisce, soprattutto quando di mezzo c’è la vita delle persone. Settembre è vicino e quindi anche il nuovo inizio dell’anno scolastico e sportivo. Ci auguriamo di cuore che gli interventi non superino tale scadenza, sarebbe oltremodo vergognoso.”

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