Con una delibera il comune, dunque, ha affidato al CentroPluriservizi la gestione della refezione scolastica “temporaneamente e in via d’urgenza” fino al 31 dicembre. 5 euro più Iva a pasto, il costo, per un totale di 112.000 euro. Interviene anche il Movimento 5 Stelle
Pubblicata la delibera con la quale il comune di Castelfranco Piandiscò affida il servizio di refezione scolastica al CentroPluriservizi. La gestione alla società viene data "temporaneamente e in via d'urgenza" fino al 31 dicembre 2014. La spesa è di 5 euro più Iva a pasto. In tutto 112.000 euro.
Il comune decide di affidare "alla Società Centro Pluriservizi nella forma dell’assegnazione in uso il centro cottura di Pian di Scò, i refettori di ciascun Plesso scolastico, i beni funzionali e strumentali compreso automezzi per trasporto pasti, attrezzatura della cucina e dispositivi per la distribuzione dell’acqua, di disporre il comando nella misura del 100% presso la Società Centro Pluriservizi Spa del personale dipendente inquadrato nel settore affari generali servizi alla persona ufficio istruzione e servizi scolastici del Comune di Castelfranco Piandiscò". In questo caso si tratta della cuoca e dell'aiuto cuoca.
Nel contratto di servizio tra il comune di Castelfranco Piandiscò e il CentroPluriservizi vengono stabiliti diritti e doveri di entrambi le parti e le relative competenze.
In merito interviene il MoVimento 5 Stelle di Castelfranco Piandiscò:
"La giunta delibera in fretta e furia, ad anno scolastico iniziato, invocando il risparmio che otterrebbe (Il Comune, non le famiglie) con la nuova gestione della mensa, anche se il Sindaco dichiara ai genitori riunitisi per chiedere chiarimenti sotto il municipio di Pian di Scò che il vero vantaggio sarà nel miglioramento qualitativo. Ed è forse a causa di questa grande chiarezza di idee che nessuno fornisce notizie ufficiali sul futuro lavorativo nel 2015 dei dipendenti della mensa di Castelfranco, che hanno invece il pieno diritto di sapere cosa ne sarà di loro?".
"E i fornitori della mensa stessa, tutti rigorosamente a filiera corta? Anche qui, con grande chiarezza di idee, a luglio era stata richiesta loro la proroga della fornitura e ad agosto un ribasso del 5% e poi, da un giorno all'altro, il 19 settembre, vengono liquidati con un 'arrivederci e grazie', indipendentemente dal fatto che avessero accettato o meno il ribasso. A prescindere da eventuali aspetti legali che non sono di competenza del consiglio comunale, la mancanza di etica e di serietà nel gestire la questione mostra l'inadeguatezza dell'intera giunta al ruolo che è chiamata a ricoprire e ci indigna la mancanza di trasparenza e di coinvolgimento preventivo delle famiglie al momento di prendere decisioni che le riguardano così da vicino".
"E come regalo di benvenuto il comune trova i soldi per forniture per la mensa, ivi compresi due carrelli portavivande, per un costo complessivo di svariate migliaia di euro.
Centro Pluriservizi ringrazia, i cittadini no".