Si tratta del macchinario che era stato donato alla Gruccia durante l’emergenza, di cui l’utilizzo era stato sospeso dopo un falso positivo. Il sindaco: “È una grave mancanza di rispetto per una comunità che si è mobilitata per la sanità pubblica”
Il Sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini torna a chiedere spiegazioni alla Asl per il mancato utilizzo del macchinario per i test rapidi covid-19 donato ad aprile all'Ospedale della Gruccia, ma del quale fu sospeso ogni utilizzo a maggio, dopo un caso di falsa positività. Chiassai chiede al Direttore Generale della Asl D’Urso un incontro e risposte certe.
“Già con una lettera dettagliata del 18 maggio – ricorda il Sindaco – avevo chiesto un riscontro preciso dalla Asl, ma a distanza di mesi non ho mai avuto alcuna risposta, né sulle motivazioni della sospensione, né se il macchinario verrà restituito. Un comportamento che considero particolarmente irrispettoso nei confronti di una comunità che si è mobilitata per aiutare la sanità pubblica nella diagnosi del Covid 19, potendo contare su di un esito dei tamponi effettuati in pochi minuti nella vallata più colpita della provincia e per cui è improcrastinabile trovare una soluzione perché vi possa essere una gestione diversa del fenomeno".
"L’acquisto e la successiva donazione del primo macchinario all’Ospedale della Gruccia – puntualizza Chiassai – sono avvenuti per autorizzazione della stessa Asl che, a sua volta, ha permesso anche di effettuare un ulteriore ordine per altri 2 macchinari e relativi reagenti da utilizzare per gli operatori e i pazienti delle Rsa. Continuo a ricevere numerose sollecitazioni provenienti dai promotori della raccolta fondi, dai cittadini e dal personale sanitario dell’Ospedale della Gruccia che richiedono la ripresa dei test che avevano risolto il grave problema dei tempi troppi lunghi".
"La ripresa importante della diffusione dei contagi – conclude il Sindaco – ha portato il Governo a promuovere l’uso dei tamponi rapidi, mezzo di cui il nostro territorio era già attrezzato da molti mesi grazie alla nostra comunità: adesso è impensabile non farne uso. Nel rispetto della cittadinanza che rappresento e della popolazione che ha contribuito alla donazione, chiedo alla Asl risposte e chiarezza per mettere fine, definitivamente, a una situazione inspiegabile che danneggia fortemente la nostra vallata. Oltre ai mesi preziosi già persi nel più assoluto silenzio, siamo di fronte alla ripresa della scuola che deve essere garantita attraverso una gestione adeguata alla complessità del fenomeno e i test rapidi in questo momento sono un mezzo importantissimo per aiutare a gestire al meglio la prossima condizione scolastica".