29, Marzo, 2024

M5S, presentata una mozione per chiedere la risoluzione del contratto con Sei Toscana

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La mozione che verrà presentata nei comuni delle province di Arezzo, Siena e Grosseto è stata illustrata in una conferenza stampa. Presenti i consiglieri e i rappresentanti pentastellati del Valdarno

Ad illustrare la mozione che sarà presentata nei comuni delle province di Arezzo, Siena e Grosseto e a spiegarne le motivazioni e gli aspetti che darebbero ai sindaci la possiilità di chiedere ad Ato Toscana sud la risoluzione del contratto con Sei Toscana, senza pagare alcuna penalità, è stata l'avvocato valdarnese Donella Bonciani. Il Movimento 5 Stelle, dunque, torna sulla gestione integrata dei rifiuti. Presenti alla conferenza stampa tenutasi ad Arezzo i consiglieri di San Giovanni, Tommaso Pierazzi, di Cavriglia, Massimiliano Secciani, e di Montevarchi, Carlo Norci oltre a quelli di Sansepolcro, Catia Giorni, di Arezzo, Massimo Ricci, e di Cortona, Matteo Scorcucchi.

L'avvocato Donella Bonciani ha spiegato: “Partendo dai decreti di proroga del commissariamento adottati dal prefetto di Siena (scaricabili da sito della prefettura di Siena)  emerge una situazione di criticità che evidenzia violazioni degli accordi negoziali da parte di Sei Toscana sull’accordo sottoscritto. In particolare le violazioni che vengono evidenziate sono due e sono quelle riportate nella mozione: la prima, sembra che SeiToscana abbia violato il divieto contenuto nel contratto di costituire diritti reali a favore di terzi su quote della medesima cioè risulterebbe che Cooplat (che detiene le quote in SeiToscana) abbia costituito con queste quote dei pegni a favore di soggetti terzi in palese violazione delle disposizioni contrattuali; la seconda, farebbe emergere un altro grave inadempimento nel contratto e cioè che SeiToscana non possa affidare l’esecuzione del servizio a terzi soggetti e nella nota 7 del primo decreto di proroga il prefetto evidenziava invece che SeiToscana sta affidando parte dell’esecuzione del contratto a soggetti terzi. Queste due violazioni da sole legittimano a chiedere la risoluzione del contratto".

L'avvocato valdarnese del Movimento 5 Stelle, poi, continua: "Fino ad oggi il M5S chiedeva l’annullamento in autotutela del contratto, un istituto giuridico che legittima l’amministrazione quando ritiene una scelta fatta non più conforme all’interesse pubblico, oggi invece possiamo richiedere un’azione per la risoluzione del contratto. Una procedura completamente diversa, perché la violazione degli obblighi negoziali assunti sono disciplinati dallo stesso contratto all’art.68 e si attua con una semplice comunicazione che Ato sud fa a Sei Toscana dicendo che ha violato le disposizioni. A quel punto SeiToscana è obbligata a continuare nell’esecuzione del rapporto fino alla sua sostituzione e anche al risarcimento dei danni".

"I nostri Sindaci e amministratori non dicano che Sei Toscana essendo commissariata ha un presidio di legalità adesso e quindi non procediamo, perché  il fatto di agire con la risoluzione del contratto  spetta solo ad Ato e non c’entra niente con l’indagine penale in corso. Ato sud ad oggi è legittimata a chiedere la risoluzione e sarebbe irresponsabile non farlo.  Questo anche per tante altre criticità che emergono dai decreti di proroga menzionati prima, come la presenza in Sei Toscana delle società Castelnuovese e Unieco, società che avevano le qualificazioni tecniche per poter realizzare le infrastrutture minori previste nel contratto, ma che oggi sono soggette a procedure concorsuali e non potranno realizzare le infrastrutture stesse".

Donella Bonciani conclude: "Il M5S si chiede come mai nessuna amministrazione e nessun sindaco ha letto questi documenti e ha imposto una riflessione su questi temi in ambito dell’Ato. Speriamo ancora una volta che possano ascoltare".

Massimiliano Secciani, consigliere di Cavriglia: “Purtroppo nelle vicende passate entrò in campo la magistratura e ci dispiace che la politica non sia riuscita ad anticiparla con azioni concrete”.

Tommaso Pierazzi, consigliere San Giovanni Valdarno: “Quello che mi auguro adesso a differenza del passato che non ci sia più una certa sufficienza da parte delle amministrazioni locali ad ascoltarci ma anzi qualcuno inizi a 'svegliarsi' e lo spieghi ai suoi colleghi sindaci”.

Carlo Norci, consigliere di Montevarchi: “Ricordo che a Montevarchi le prime mozioni furono presentate da una lista civica per conto del 5 stelle. Quella lista civica di 'destra' a quel tempo era all’opposizione e le votò in modo favorevole, mesi dopo la solita 'destra' è passata in maggioranza e le ha votata in modo opposto. Questo per dare l’idea della politica locale”.

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