La vicenda riguarda ancora il lottizzo che da tredici anni vive in un cantiere aperto. Per evitare ulteriori conseguenze del degrado i cittadini si sono rimboccati le maniche e hanno ripulito e sistemato la zona
Stanchi di vivere da tredici anni a contatto con il degrado gli abitanti del lottizzo la Badiola hanno deciso di organizzarsi e risistemare l'area. Hanno tagliato l'erba alta, ridipinto le strisce dei parcheggi e portato a termine altri lavoretti per rendere più vivibile la zona. Terranuova iun Comune commenta:
"Chi fa da sé, fa per tre. Peccato che, per gli abitanti del lottizzo La Badiola, circa 70 famiglie, il detto non sia una scelta, ma un obbligo, per cercare di mantenere un minimo di decoro intorno alle loro case. Si tratta di cittadini costretti perfino ad autofinanziarsi per il taglio dell'erba nei punti più pericolosi dell'incrocio con la strada provinciale. Costretti a disegnare da soli le strisce bianche per delineare i posti auto per facilitare la convivenza tra vicini. Costretti ad aderire a gruppi di cittadini organizzati per un minimo di sicurezza nella zona e per segnalare qualsiasi evento sospetto. A nulla sono serviti i consigli comunali specifici sulla qualità della vita al lottizzo; a nulla sono serviti incontri, riunioni, confronti con il Comune. Il ritornello dell'immobilità dell'amministrazione e dell'annuncio senza concretezza è sempre lo stesso".
La vicenda risale a tredici anni fa e ancora insieme alle villette coabitano una voragine al posto della colonica ancora da costruire e degrado a causa della mancanza di fognature, di marciapiedi e strade, e della presenza di topi e zanzare. La Lista civica Terranuova in Comune si occupò della questione l'anno scorso: chiese un consiglio comunale senza ottenerlo, scrisse al Prefetto e alla fine ottenne dal sindaco di Terranuova l'impegno per la ripresa dei lavori e la risistemazione della zona.
"Il lottizzo La Badiola, quello che doveva essere la Beverly Hills del Valdarno, continua ad essere un cantiere aperto dove non si interviene. Un cantiere aperto dove niente si toccherà, pare, fino alla scadenza della convenzione nel 2017 con l'impresa appaltatrice dei lavori che paradossalmente, proprio da convenzione, dovrebbe anche occuparsi del taglio dell'erba. Una situazione che dal danno ha portato alla beffa: il Comune ha voluto riscuotere, dall'impresa appaltatrice, 850mila euro di fedejussione secondaria per finanziare la ricostruzione della ex scuola della Ville (costo 750 mila euro) mentre non sono ancora conclusi i lavori primari del lottizzo: strade, rete fognaria, servizi. Per fare cassa si è bloccato tutto regalando spazio all'erba alta, zanzare, topi, ferri sparsi lungo la strada, fili della corrente che attraversano i marciapiedi. Questa è una vergogna che continua nell'indifferenza generale, mentre sindaco e giunta sembrano atterrati ieri da Marte, dimenticando che hanno sempre amministrato loro da decenni. Non ci sono parole per questo ennesima conseguenza di uno stato di abbandono "