Inaugurata in Palazzo Pretorio il 9 novembre la mostra che, promossa dalla Fondazione Ernesto Balducci in collaborazione con il comune di Figline e Incisa Valdarno, la Fondazione Giovanni Pratesi e il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Reggello, si chiuderà il 18 gennaio prossimo.
Ultimi giorni a disposizione per poter visitare la mostra "L'attesa contemplativa", promossa dalla Fondazione Ernesto Balducci in collaborazione con il Comune di Figline e Incisa Valdarno, la Fondazione Giovanni Pratesi e il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Reggello, per ricordare l’artista Lorenzo Bonechi a 20 anni dalla sua scomparsa. Apertosi lo scorso 9 novembre l'evento si concluderà il 18 gennaio.
Lorenzo Bonechi ha il suo primo esordio nel 1982 esponendo con alcune mostre collettive ispirate alle ricerche della "Pittura Colta" a Prato, Roma, Londra e Bologna. Verso gli anni '80 nasce il suo interesse per la scultura, che entrerà a far parte della sua attività artistica, precedentemente orientata al disegno, alla grafica e alle tempere. Bonechi realizza durante la sua carriera elaborati modelli in argilla e altri materiali come modelli per pittura. Si è sempre mostrato legato alla sua terra, il Valdarno, dove ha la sua prima formazione artistica studiando dal vivo la pittura del Trecento e Quattrocento toscano, soprattutto senese.
Dal 1984 Lorenzo Bonechi è presente in numerose esposizioni collettive nazionali ed internazionali: Riso dell'Universo; A new Romanticism. Sixteen Artists from Italy a Washington D.C. e ad Akron, Ohio; New Prints and Drawings alla Tate Gallery di Londra e Metaphor and/or Symbol; A perspective on Contemporary Art al National Museum of Modern Art di Tokyo e al National Museum of Art di Osaka.
Del comitato scientifico che sta guidando la serie di eventi legati a Lorenzo Bonechi fanno parte Andrea Cecconi, Presidente Fondazione Balducci, Lucia Fiaschi, Direttrice Museo e Archivio Venturino Venturi, Antonio Natali, Direttore Galleria degli Uffizi, Giovanni Pratesi, Presidente Fondazione Giovanni Pratesi, Vittorio Sgarbi, Assessore alla Cultura Comune di Urbino.