Con una delibera l’Amministrazione comunale di San Giovanni ha deciso lo spegnimento alternato dei lampioni dalle 21.00 e quello anticipato di un’ora, alle 5 del mattino per ridurre i costi legate all’energia. Il gruppo Liste civiche sangiovannesi interviene.
“Era il 3 novembre 2020 e nel portale del comune di San Giovanni leggevamo testualmente: ‘Illuminazione pubblica, bando del Comune per un nuovo gestore. Il Sindaco Vadi e l’Assessore Pellegrini: 3.000 punti luce saranno sostituiti con sistema a Led’. Seguivano poi con la solita enfasi (della quale ormai siamo più stanchi che abituati) programmi temporali sul progetto, indicando l’inizio della nuova gestione nella prima parte del 2021 ed un risparmio del 60% del consumo energetico. Dopo due anni non si hanno notizie sui 3000 punti luci a led e tantomeno del 60% di risparmio. A onor del vero in questi giorni ci viene presentata una nuova innovativa politica per il risparmio energetico: spengere i lampioni un’ora prima la mattina e la notte lasciarne accesi uno su due. A noi adesso non interessano facili (ma giustificate) polemiche sulla sicurezza, ma anche un bambino capirebbe che illuminazione cittadina notturna e sicurezza sono assolutamente legate”.
“Ci preme però registrare ancora una volta come nella nostra città qualsiasi intervento e/o investimento pubblico trovi sempre problematiche che ne ritardano sempre l’attuazione, pensiamo non sia solo sfortuna. Inoltre vorremmo ancora ricordare una nostra proposta di qualche anno fa – recentemente rilanciata – legata alla terza corsia autostradale: la richiesta di montare delle barriere antirumore (di per sè molto utile) con dei panelli solari.
Con tutte le agevolazioni che si prospettano in merito a certi interventi sarebbe forse il caso di riprendere in considerazione tale proposta, che vedeva una copiosa fornitura di energia al nostro comune a costo zero. La crisi energetica si affronta con idee e tecnologie innovative, non spengendo i lampioni”.