La Rignanese attende il Fiorenzuola per una partita che i valdarnesi non devono fallire per restare davanti ai piacentini, in casa Sangiovannese si medita di cambiare modulo per la sfida in trasferta con il San Donato
Partita casalinga da non fallire per la Rignanese, impegnata in casa con il Fiorenzuola, avversario che in classifica ha tre punti in meno rispetto ai valdarnesi (chiamati di nuovo in campo mercoledì per recuperare la partita contro il Rovigo) e per questo cercherà il successo pieno per operare l'aggancio, risultato questo che complicherebbe il cammino verso la salvezza di Bettini e compagni. L'incognita maggiore è rappresentata dal fatto che, visto l'impegno di De Fazio con la rappresentativa di serie D al Torneo di Viareggio, i biancoverdi sono stati fermi due settimane, non una come tutte le altre e non si sa se tale settimana in più possa essere stata un bene o un male. Per la gara coi piacentini nella Rignanese tutti abili e arruolati eccetto Bennati, che ha ripreso a lavorare con il gruppo ma deve trovare la forma migliore, mentre Montaguti svolge ancora lavoro differenziato.
Gara esterna per la Sangiovannese, che con il San Donato darà la caccia a dei punti da spendere nel difficile tentativo di evitare la retrocessione diretta e riprendere la zona play-out. I fiorentini dell'ex Regoli, ormai salvi, scenderanno in campo con l'animo leggero e senza particolari assilli affronteranno il Marzocco, alle prese con una situazione che non induce a sorridere, a partire dalla classifica che dice terzultimo posto con solo punto di vantaggio sulla Virtus Castelfranco, che ha però una partita da recuperare. Per questo incontro Mario Palazzi sta meditando di abbandonare il 3-4-1-2 per passare al 4-3-2-1, modulo che che più volte ha provato in settimana con Papa e Girolami destinati a comporre il reparto arretrato assieme a Bini e Nocentini, con Bucaletti unica punta.