Il furto messo a segno nella notte tra il 16 e il 17 gennaio aveva fruttato, in maniera particolare, circa 15.000 euro: portati via, infatti, 19 computer quasi nuovi. Il commissariato di polizia di Montevarchi, avvalendosi delle tracce ritrovate all’interno della scuola e della collaborazione dei colleghi di Assisi, ha rintracciato due giovani di 20 e 21 anni ritenuti i responsabili. Denunciate altre tre persone per complicità
A distanza di circa tre mesi il commissariato di polizia di Montevarchi ha denunciato i responsabili del furto messo a segno nella notte tra il 16 e il 17 gennaio scorso nella sede del professionale Magiotti. Si tratta di due giovani di 20 e 21 anni, rispettivamente di Bastia Umbra e Bettona in provincia di Perugia. Altre tre persone sono state denunciate per complicità. Oltre agli atti vandalici, furono portati via 19 computer quasi nuovi, dieci Apple IMAC A 1418 completi e nove AcerTravel Mate P253, per un valore commerciale di oltre 15.000 euro. Nella notte furono anche svuotate le casse delle macchinette di alimenti e bevande e portati via 300 euro.
Prezioso è stato il contributo offerto nel sopralluogo dal personale del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica di Arezzo intervenuto con tempestività la mattina successiva al furto. Le impronte digitali infatti ritrovate nell'istituto, rilevate e analizzate, hanno permesso di incentrare le indagini sui due giovani già noti alle forze dell'ordine.
Entrambi, secondo la loro versione dei fatti, avrebbero deciso di effettuare il colpo a Montevarchi semplicemente dopo aver visionato il plesso scolastico tramite internet con l’applicazione street view e di aver notato che si trattava di una struttura importante e all’apparenza priva di sistemi di allarme. Ma la polizia sta invece vagliando l'ipotesi che si siano serviti di un basista in Valdarno per individuare la scuola da colpire.
Dopo aver individuato i due esecutori materiali del furto la Squadra Anticrimine del Commissariato di Montevarchi in collaborazione con il personale del Commissariato di Assisi, competente per territorio, ha eseguito una serie di perquisizioni domiciliari a carico dei due indagati che, messi alle strette dagli inquirenti e di fronte all’evidenza delle prove raccolte nei loro confronti, non hanno potuto far altro che confessare le proprie responsabilità penali.
Durante gli interrogatori, poi, i due giovani hanno rivelato agli agenti l’identità di un complice, un 22 enne di Bastia Umbra, che li aiutò a trasportare con un’automobile i personal computer rubati da Montevarchi fino in terra umbra. Per questo è stato anche lui denunciato.
Un 39enne e un algerino di 41 anni, anch'essi di Bastia Umbra, invece, sono stati denunciati per ricettazione. Nell'abitazione dell'algerino la polizia ha ritrovato uno dei computer rubati al professionale Magiotti oltre a materiale elettronico, informatico e capi di abbigliamento di sospetta provenienza furtiva.
Il commissariato di polizia di Montevarchi sta portando avanti ancora le indagini per recuperare parte della refurtiva ancora non ritrovata e per verificare ulteriori eventuali responsabilità dei due ladri in altri furti messi a segno in Valdarno.