29, Marzo, 2024

La magia dell’Antico Egitto raccontata da Zahi Hawass: “Un mondo che ancora affascina, ci riserverà altre scoperte”

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

I misteri di Tutankhamon svelati ai più piccoli; la magia delle piramidi raccontata da chi le ha aperte per la prima volta. Nei suoi due giorni a Montevarchi, l’egittologo Zahi Hawass ha stregato Montevarchi raccontando la storia di una civiltà di millenni fa, che ancora appassiona l’umanità. E a Valdarnopost ha rivelato quali saranno le prossime scoperte

Ha lasciato a bocca aperta i più piccoli, raccontando loro di un ragazzino che ha regnato sull'Antico Egitto ad appena 9 anni, Tutankhamon. Ha incantato gli adulti nel concitato racconto delle sue scoperte, nel cuore delle piramidi, sotto metri di terra e rocce. In centinaia si sono fatti fotografare con lui, gli hanno chiesto un autografo: perché Zahi Hawass, oltre che un egittologo di fama internazionale, principale protagonista della maggior parte delle scoperte archeologiche effettuate in Egitto negli ultimi anni, è anche una star.

Un esperto mondiale che ha trascorso due giorni in Valdarno, a Montevarchi, grazie al lavoro dell'Associazione Culturale Atrapos, di Paola Agnolucci e Leonardo Lovari. Ha ricevuto la medaglia della città dal sindaco Francesco Maria Grasso, è stato nominato socio onorario dell'Accademia Valdarnese del Poggio. Ha visitato il Museo Paleontologico e quello del Cassero. Ha conosciuto Montevarchi e l'ha definita "una città meravigliosa", ringraziando tutti dell'ospitalità.

Ma soprattutto ha portato qui un po' di mistero dell'Antico Egitto, raccontando i suoi misteri e svelando i retroscena delle sue scoperte. "Devo dire che è stato molto bello raccontare ai bambini delle scuole la storia di un loro coetaneo che ha regnato sul mondo", ha commentato.

"L'Antico Egitto ancora affascina tutti per la magia e i misteri: chiunque si chiede, ad esempio, come siano state costruite le piramidi". E la sua ipotesi l'ha illustrata di fronte all'affollata platea dell'auditorium di Montevarchi, mercoledì sera, citando prove a sostegno: dalle schiene 'piegate' dallo sforzo di scheletri ritrovati nelle tombe di coloro che lavorarono alla costruzione, fino a segni sul terreno intorno alle piramidi, che fanno ipotizzare un sistema di rampe a salita dolce, smantellati una volta terminata la costruzione. 

Ha parlato anche di altro, Hawass: persino di attualità e terrorismo, nei difficili giorni dopo i fatti di Parigi. "Ogni forma di violenza va condannata e combattuta – ha detto – non dimentichiamo che l'Isis e i terroristi fondamentalisti che si trovano in Iraq e in Siria mettono a serio rischio anche la sopravvivenza di patrimoni dell'umanità, come i reperti storici presenti in quei paesi: in molti casi, se ne impossessano per venderli, acquistando armi con i soldi così ottenuti. L'Unesco deve intervenire per salvare questo patrimonio storico. Il primo obiettivo da salvare è il museo di Baghdad in Iraq". 

E intervistato da Valdarnopost, si è sbilanciato anche su quali saranno le prossime scoperte archeologiche più probabili, in Egitto: "Grazie alle nuove tecnologie, speriamo di aprire con dei robot di ultima generazione le porte che abbiamo trovato nei corridoi all'interno della piramide di Cheope: sono convinto che il Faraone sia sepolto lì dietro. E poi, la tomba di Cleopatra e Marco Antonio: speriamo di trovarlo grazie ai saggi con tencologie ad infrarossi". 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati