26, Dicembre, 2024

La cultura come veicolo di promozione territoriale e riscoperta del centro storico

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La sfida di Maura Isetto, neo assessore della giunta montevarchina, che abbiamo intervistato su questi temi

Il periodo estivo, ormai orientato verso la conclusione con il superamento della prima metà di agosto, è sicuramente un ottimo momento per fare il punto della situazione rispetto agli eventi culturali passati e futuri. A Montevarchi, con l'insediamento recente della nuova Giunta, abbiamo deciso di incontrare l'assessore di riferimento Maura Isetto per discutere soprattutto delle prospettive e delle impostazioni future a riguardo.

Maura Isetto, all'interno della Giunta non ricopre soltanto il ruolo di assessore alla cultura, ma contemporaneamente anche quello di promozione territoriale e assessorato al centro storico: un’occasione per contestualizzare la cultura cittadina all'interno di un'area più vasta, collegandola direttamente a due ambiti decisivi per lo sviluppo di Montevarchi.

Abbiamo iniziato il nostro incontro chiedendole, innanzitutto, un parere sugli eventi dell'anno in corso: quelli "ereditati" dall'organizzazione amministrativa precedente, e quelli al momento previsti.

"Per quel che riguarda l'anno in corso, quindi gli ultimi mesi del 2016, è solo una questione di annodare i fili e lavorare sui dettagli di ciò che è già programmato: è stato così per gli eventi di "Montevarchi Estate" e così sarà per la quasi imminente festività del Perdono. Quello che possiamo pianificare e discutere a livello di contenuti, è semmai relativo alle festività natalizie, ma anche qui l'impalcatura è già stata progettata".

"Avere responsabilità rispetto a tre diverse competenze cittadine complementari l'una con l'altra, può aiutarmi ad avere una visione più ampia di un determinato evento o progetto: credo che questa sia una possibilità di cambiamento organizzativo, rispetto al lavoro delle Amministrazioni precedenti. Soprattutto in vista di programmazioni future".

Quando si parla di promozione territoriale e conseguenti eventi culturali, è ovvio che un'attenzione particolare viene dedicata al problema di base dei fondi a disposizione, soprattutto in un'epoca di tagli come quella contemporanea.

"Ereditando una gestione comunale, si scoprono o si ereditano debiti antichi, oppure emergenze sul suolo cittadino che necessitano di interventi rapidi. In questi primi mesi, come Giunta, abbiamo dovuto far fronte a problematiche come la risistemazione definitiva della frana di Ricasoli o la recente causa persa dal Comune per la retribuzione ad un costruttore di certe opere pubbliche. La domanda urgente alla quale, come Giunta, abbiamo dovuto rispondere è stata proprio se sacrificare o meno alcuni fondi a disposizione – anche destinati alla Cultura – per far fronte a queste emergenze. Purtroppo la prima conseguenza è stata il fatto che una serie di progetti previsti per il 2016/17 non verranno effettivamente finanziati, così come non parteciperemo ad alcuni progetti proposti".

"Per quel che riguarda la mia idea organizzativa, la prima cosa è indubbiamente quella di valorizzare e potenziare il già esistente: mi riferisco a quelle associazioni già attive a Montevarchi, già organizzanti eventi di successo negli ultimi anni. Eventi come Varchi Comics, ad esempio, sono un ottimo punto di partenza con il quale lavorare anche per far crescere la promozione locale. Altro vanto cittadino è indubbiamente il sistema museale, per il quale la prima azione sarà quella di mettere a sistema una biglietteria unica che favorisca l'accesso a tutti i musei compresi all'interno. Avendo competenze anche sul Centro Storico, e ascoltando l'esigenza di molti cittadini di implementare e riportare iniziative nella "mandorla", l'idea è quella di contestualizzare eventi di largo seguito all'interno di tutto questo, coinvolgendo maggiormente spazi culturali e cittadini che ad oggi hanno vissuto in modo indipendente l'uno dall'altro".

Il Centro Storico è quindi inteso come il luogo di partenza per la promozione territoriale; ovviamente con necessari accorgimenti e passando attraverso la risoluzione di alcune problematiche:

"In particolare nel Centro Storico è necessario recuperare il decoro, perché la trasandatezza richiama altra trasandatezza. Dovrebbe partire il prima possibile una campagna informativa rispetto alla legge sul decoro già esistente, con l'idea di intercettare fasce di età più ampie possibile e necessariamente tradotta in più lingue: di conseguenza a questa azione, ci sarà la possibilità di andare a intervenire direttamente laddove le mancanze di rispetto diventano recidive".

Un capitolo a parte, inoltre, merita La Fabbrica della Conoscenza de La Ginestra, spazio pensato e progettato dalle precedenti Amministrazioni sia come biblioteca, che come contenitore culturale a differenti livelli di fruizione. Ospitante, nei primi anni di vita, numerosi spettacoli, incontri, conferenze e laboratori anche per l'infanzia.

"Si tratta di un grande investimento operato dalla precedente amministrazione che deve essere concluso, nella parte ancora da recuperare; non si tratta di lavori pubblici urgenti, viste le emergenze attive, ma è comunque nostra volontà quella di ristrutturare la parte ancora abbandonata, destinandola ad attività comunitarie e quindi concludere a lungo termine il recupero totale. Sicuramente è necessario rivedere una parte della gestione dello spazio, anche economica, e domandarsi perché una serie di eventi non ha avuto il riscontro di pubblico sperato, oppure se la promozione di questi è stata sufficiente o ben strutturata. Sicuramente è necessario inserire La Ginestra all'interno del territorio, magari inserendola all'interno di organizzazioni itineranti, che comprendano eventi collegati organizzati in tutti gli spazi adibiti esistenti, per permettere all'utenza di circolare da La Fabbrica della Conoscenza anche al Centro Storico stesso. Non esistono numeri realistici rispetto all'affluenza, a prescindere da certe cifre diffuse: l'unico dato parziale che abbiamo a disposizione è quello dei prestiti bibliotecari effettuati. Potremmo ripensare, inoltre, anche all'appalto di gestione e funzionamento di questo spazio, anche in relazione a iniziative che dovrebbero essere programmate successivamente: perché non prevedere già da subito, ad esempio, certi laboratori o certe iniziative, inserendole dentro l'appalto di funzionamento stesso? Ci sono alcune idee a riguardo che stiamo valutando, insieme ad altre prospettive di correzione sul funzionamento dell'apparato culturale cittadino".

A lungo termine, infatti, le idee di modifica e innovazione degli ambiti di competenza dell'Assessore Isetto sono molteplici e in fase di discussione:

"Sicuramente c'è la volontà di costruire una fondazione per la cultura, senza scopo di lucro, che sia magari capace di muoversi in modo più snello e libero rispetto ai vincoli burocratici verso i quali tecnicamente un'amministrazione deve sottostare: capace quindi di poter intercettare fondi attraverso sponsor e bandi appositi, viste le difficoltà a bilancio. La Giunta, appena insediatasi, ha dovuto immediatamente far fronte ad una serie di emergenze come il furto di due mezzi comunali o la bomba d'acqua che ha portato al collasso la rete fognaria del centro , e non c'è stato ancora il momento per poter discutere di certi altri contenuti. Nel breve periodo credo si possa pensare ad individuare dei temi portanti, magari annuali, sui quali impostare la programmazione culturale tutta: costruire un percorso culturale unitario che crei un senso di conseguenza e di continuità nelle programmazioni stagionali cittadine".

"Esistono iniziative e spazi che già funzionano e che possono solo essere valorizzate, non c'è da inventare niente! Anche iniziative di promozione territoriale, come ad esempio il mercatino antiquario di Via dei Musei, riscuotono già un discreto successo di pubblico. Iniziative come il già citato Varchi Comics, che hanno rilevanza regionale, possono ulteriormente far da traino per altre magari meno pubblicizzate. Talvolta sembra che il vero problema sia proprio il metodo di promozione: vorrei provare a raccontar meglio quello che già esiste per spingerlo ad aumentare di livello, contestualizzandolo meglio all'interno della promozione territoriale, magari inserendo diversi ambiti culturali e diverse iniziative in "pacchetti sinergici" da offrire alla cittadinanza o al pubblico".

"Credo che la valorizzazione della "macchina culturale" passi principalmente dalla messa a sistema della stessa, attraverso le vie del centro. Allargando la percezione di questo anche ben oltre il concetto di "mandorla"ad oggi inteso: comprendendo la zona della Stazione- che è il biglietto da visita della città per i molti che arrivano in treno- passando per piazza Cesare Battisti, per giungere all'inclusione di nuovi spazi come ad esempio la Piazza dello Sferisterio: lavorando concettualmente in modo unitario a livello di Centro Storico, Promozione del Territorio e usando gli eventi culturali come veicolo per giungere a questo".

Idee di ristrutturazione in corso, quindi, per Maura Isetto e per l'apparato culturale montevarchino: la consapevolezza di esser parte di una realtà non metropolitana, ma capace di offrire tanto anche a livello regionale, può essere il primo passo per operare in un ambito dove la programmazione e la conseguente organizzazione della stessa, non sempre è facile. Valorizzare ciò che si è costruito nel tempo, con un occhio verso lo sviluppo futuro, in un'ottica di fusione tra differenti ambiti di azione: sembra essere questa la sfida raccolta dalla nuova Giunta montevarchina.

 

 

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