L’Aiac è attiva da alcuni anni a Figline Valdarno e si è fatta conoscere per le sue numerose attività. Ma adesso rischia di chiudere. Il presidente Massimo Pera racconta: “Il proprietario ha richiesto la restituzione del terreno. Se non troviamo una soluzione in tempi brevi, dovremo sciogliere l’associazione”. E lancia un appello sia al Comune che ai privati per trovare una soluzione alternativa.
“Qualcuno ci aiuti, altrimenti l’associazione rischia di chiudere”. È questo l’appello del presidente dell’Aiac di Figline, Massimo Pera. L’associazione Italiana Amici del Cane è attiva nel Valdarno Fiorentino dal giugno 2012. Da allora si è fatta conoscere sia per le sue attività che per la partecipazione alla vita sociale del paese.
Ma adesso rischia di rimanere senza una casa: dovrà lasciare il terreno di Pavelli e attualmente non ha alternative per proseguire le attività. Per questo si appella sia al Comune che ai privati.
“L'Associazione ha per scopo la cinofilia e la sua promozione attraverso attività che includono, la cura, la socializzazione, l’addestramento e la ricreazione dei cani, anche tramite l’organizzazione e la predisposizione di spazi destinati a queste attività” spiega Massimo Pera.
“La sede del centro di addestramento e socializzazione – racconta il presidente – è in un terreno privato di due ettari a Pavelli. L’associazione ha avuto inoltre il patrocinio dal Comune di Figline Valdarno, ed è stata presente a numerose iniziative del territorio. A cominciare da Autumnia, ma anche dalla recente Benedizione degli animali. Inoltre l’ Associazione si occupa anche di formare unità cinofile per la ricerca persone scomparse ed ha una propria squadra operativa in ambito protezione civile”.
Una realtà che funziona ma che adesso rischia di essere messa in ginocchio: “Il proprietario del terreno, attualmente concesso in comodato d’uso gratuito, ne ha richiesto la restituzione e pertanto entro marzo dovremo lasciare questo spazio importante per la comunità che gratuitamente offriva un servizio di socializzazione ed educazione per i possessori dei cani. L’ amministrazione comunale che in più occasioni ha sottolineato l’importanza del nostro impegno a favore della cittadinanza, sensibilizzata sul problema, non ci ha offerto nessuna ipotesi di soluzione”.
In particolare l’amministrazione comunale, sottolinea l’associazione, avrebbe “lamentato l’ assenza di una area pubblica (in tutto il territorio Figline- Incisa) da poterci offrire per proseguire le attività. Purtroppo la data di marzo, in cui dovremo lasciare gli spazi, si sta avvicinando. Senza una soluzione alternativa, l’ associazione rischia di essere sciolta”. Da qui l’appello “al comune e ai privati per mettere a disposizione un terreno compatibile con queste attività”.