23, Novembre, 2024

L’Aquila vince, manca un solo punto alla Promozione

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Cuccoli ritrova il gol su azione per la prima volta nel 2014. È quello decisivo: finisce 1-0 contro l’Olmoponte, ma la contemporanea vittoria del Lucignano rimanda tutto agli ultimi 90 minuti. Domenica prossima Cortona si tingerà di rossoblù, vietato sbagliare

Il Montevarchi supera 1-0 l’Olmoponte grazie alla rete di capitan Cuccoli che nel momento più importante ritrova un gol su azione che mancava dal 2013, ma il Lucignano intanto dilaga contro il Rassina, 4-0, e mantiene inalterati i tre punti di distacco in classifica. Si deciderà tutto negli ultimi 90 minuti, con l’Aquila ora a un solo punto dalla vittoria del campionato e già in fermento per la trasferta di massa a Cortona.

Il Brilli Peri ha risposto presente al secondo dei tre match point a disposizione degli aquilotti: più di 200 tifosi in Curva Sud richiamati dalla grande occasione e dal prezzo simbolico di un euro per entrare, oltre 500 spettatori in totale. Non assisteranno a una partita memorabile, ma quel che conta è il risultato.

Aquila subito all’attacco con la stessa formazione di domenica scorsa ad eccezione di Torzoni schierato in difesa al posto di Leoni. La prima conclusione è di Francesco Brocci al 10’, ma i padroni di casa non si rendono veramente pericolosi fino al 24’, quando Peri riceve al vertice sinistro dell’area, si gira e calcia verso il secondo palo impegnando il portiere Mattani alla deviazione in tuffo. Al 27’ è l’Olmoponte a sfiorare il vantaggio quando Leonardo Severi devia all’indietro di testa una rimessa laterale battuta lunga direttamente in area e colpisce in pieno la traversa. Al 33’ grande occasione per Cuccoli smarcato sulla destra solo davanti al portiere. L’attaccante si allunga troppo il pallone e Mattani neutralizza. Al 37’ la prima brutta notizia per il Montevarchi: Dati lanciato verso l’area cade a terra dopo un contatto fortuito e riporta un infortunio al ginocchio sinistro che lo costringerà ad abbandonare il campo in barella (Nofri al suo posto) e poco dopo a raggiungere il Pronto soccorso accompagnato dall’ambulanza. Al 41’ Cuccoli segna ma l’arbitro annulla per fuorigioco fischiando in netto ritardo e scatenando le proteste dei tifosi.

Nella ripresa Nofri spreca una nitida occasione al quarto d’ora, quando smarcato sulla destra alza un pallonetto per anticipare l’uscita del portiere con la palla che sembra destinata alla rete e che invece termina di pochissimo a lato. Ancora Montevarchi al 26’: Bartoli e Mori triangolano sulla corsia sinistra, con il primo che crossa sul primo palo dove Cuccoli tocca al volo. Serve una prodezza del portiere aretino per negare al capitano rossoblù la gioia del primo gol su azione del 2014. Sarà solo questione di minuti. Al 32’ Milighetti calcia verso la porta, il tiro non è irresistibile ma Mattani respinge corto e Cuccoli non può sbagliare il tap-in vincente da due passi. L’Olmoponte accusa il colpo e non fa niente per cercare il pareggio, l’Aquila amministra e porta in fondo il risultato. Prima però un’altra brutta notizia: Milighetti resta a terra all’ultimo secondo di gioco e dev’essere anche lui accompagnato fuori dal campo dai sanitari, in barella. Probabile quindi che il Montevarchi debba giocarsi i 90 minuti decisivi senza due uomini.

L’Aquila è ora a un punto dalla vittoria del campionato (in caso di arrivo a pari merito al primo posto si andrebbe allo spareggio senza tenere di conto i precedenti scontri diretti). A fine gara i tifosi hanno lasciato la Curva Sud cantando “Tutti a Cortona”. È proprio questo ora l’imperativo: ripetere domenica prossima, se possibile con numeri ancora più inediti per la categoria, la trasferta per 400 di una settimana fa a Torrita e finalmente poter festeggiare la seconda promozione consecutiva, record che manca dal 1977 al 1979. La squadra di casa, il Cortona Camucia, oggi ha perso 2-1 a Terontola abbandonando definitivamente il sogno dei playoff. Non per questo sarà arrendevole sul proprio campo nell’ultima partita della stagione, ma di certo non dovrà giocarsela alla morte. Proprio quello che invece dovrà fare l’Aquila.

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