La decisione è stata presa dalla maggioranza in una seduta riservata di Consiglio comunale, nella quale la Lista Civica ha votato contro questa decisione, mentre M5S si è astenuto. “Una decisione che contestiamo per profili anche ordine etico e sociale”, spiegano i consiglieri della Lista Civica
L'Amministrazione comunale di Castelfranco Piandiscò parteciperà ad una asta pubblica per l'acquisizione di un immobile da utilizzare come magazzino e archivio comunale. La decisione è stata presa nel corso di un Consiglio comunale riunito in seduta riservata, non aperta al pubblico, il 13 gennaio scorso. Decisione presa con i voti a favore della maggioranza, l'astensione del M5S e il voto contrario della Lista Civica.
E sono proprio i consiglieri della Civica, Brunetti, Morbidelli e Gagliardi, ad attaccare questa decisione. "L’asta pubblica – spiegano – si terrà il 17 gennaio, per acquistare un immobile industriale situato in Pian di Sco’ per ricovero dei mezzi pubblici comunali e dell’officina e dell’archivio del comune. Per far questo si sono destinati importanti cifre del bilancio e quindi dei contributi dei cittadini che evidentemente mancheranno per altre cose".
Non solo: "Abbiamo votato contro a questa incauta operazione – continuano i consiglieri – per vari motivi, anche di ordine morale: prima di tutto, non è moralmente serio che un ente che vive delle tasse, e che è sempre alla ricerca di soldi dai cittadini, faccia concorrenza ai privati. Alcuni imprenditori del comune parteciperanno all’asta perché sono interessati ad acquistare l’immobile, non per speculazione, ma per destinarci la propria azienda e dar lavoro a nuova occupazione. La partecipazione del comune, con risorse di tutti, potrebbe far lievitare questo prezzo".
"Inoltre – prosegue la Lista civica – nel programma triennale delle opere e degli investimenti non c’è alcuna previsione di spendere soldi per questo tipo di necessità. Il comune ha immobili da ristrutturare e dismessi da poter utilizzare, qualora ve ne fosse la priorità. Il comune ha anche terreni edificabili a Faella che costerebbero molto meno di un immobile da risanare dal punto di vista strutturale e igienico, che costerà qualche centinaio di migliaia di euro. Noi siamo dell’idea che l’archivio del comune debba stare nei numerosi edifici comunali. Siamo anche dell’opinione che il valore dei mezzi di proprietà non meriti un investimento così forte per un riparo, e che questa cosa aprirebbe ad ulteriori spese impreviste per la riconversione degli attuali locali utilizzati per ricovero dei mezzi a Pian di Scò sotto lo stadio e a Castelfranco negli Ex Macelli".