La storia dell’ imprenditrice montevarchina, che attraverso processi naturali di allevamento produce carni di specie avicole autoctone valdarnesi, per eccellenze della ristorazione nazionale.
Abbandonare un lavoro sicuro per dedicarsi con passione ad una attività che rimanda a lontane radici locali: una scommessa vincente quella di Laura Peri, imprenditrice montevarchina divenuta negli anni produttrice di specie avicole autoctone, per eccellenze del gourmet nazionale.
La sua Azienda Agricola, specializzata nell’allevamento del Pollo di Razza Valdarnese Bianca, rappresenta un qualcosa di particolare nella galassia dell’avicoltura industriale nazionale, favorendo anche il recupero dei valori ambientali e culturali valdarnesi attraverso un metodo di allevamento naturale e controllato.
“Quando ho iniziato con la mia attività nel Dicembre del 2004, disponevo appena di sette galline: adesso oltre al Valdarnese Bianco allevo anche Anatre e Faraone, oltre all’altra razza locale –il Valdarnese Nero– sulla quale sto lavorando da un paio di anni. La mia ricerca dei metodi di allevamento si basa sul mantenimento delle nostre tradizioni locali, pertanto i miei animali (caratterizzati dalla rusticità e da una proverbiale tendenza al rifiuto alla clausura) crescono all’aperto, nel bosco circostante al mio annesso agricolo. Una serie di ampi spazi caratterizzati da piccoli capanni all’interno di ogni singola recinzione, dove gli animali restano solo per la notte: il resto delle giornata la passano liberi all’interno dei recinti –suddivisi per lotti a garanzia della tracciabilità del prodotto- nel rispetto totale delle loro esigenze e per il loro benessere”.
Abbandonato un lavoro sicuro all’interno di un’azienda, Laura ha deciso di scommettere su se stessa e su una passione ereditata in famiglia, avviando la sua attività nel Comune di Montevarchi:
“Facevo tutt’altro lavoro, ho deciso di cambiare vita con l’idea di recuperare un mestiere come l’allevamento di avicoli, visto ed appreso da mio nonno. Avevo l’opportunità di disporre di uno spazio adatto in località Picille, che mi ha permesso di creare un’azienda agricola con una serie di strutture ben diverse dalle batterie industriali dove gli avicoli vengono allevati. Ho iniziato proprio dal Valdarnese Bianco, una razza autoctona caratterizzante il nostro territorio, e ho deciso di allevarlo esattamente come avrei fatto per consumo casalingo: utilizzando cure particolari per tramandare una tipicità della mia terra, per ottenere un risultato unico a livello di sapore. Tutto il resto è venuto di conseguenza; oggi distribuisco le carni che produco in gran parte d’Italia: per me è un grandissimo onore lavorare per realtà d’eccellenza nazionale a livello di ristorazione”.
Laura segue personalmente ogni fase di vita dei pulcini che nascono all’interno della propria azienda, da Riproduttori certificati e controllati: dall’incubatrice fino alla macellazione, per concludere con la vendita delle carni.
“Macello direttamente gli avicoli solo su prenotazione, a vantaggio della qualità della carne che poi vendo ai clienti seguendo tutte le norme del caso. Ho deciso di creare un laboratorio di macellazione che garantisca e realizzi un processo di filiera corta: attraverso un’attenzione totale per evitare traumi durante le operazioni di macello, la carne passa direttamente dal produttore al piatto del consumatore garantendo un livello altissimo di qualità.
Rispetto all’alimentazione degli animali, l’impegno è quello di offrire mangimi di origine non OGM. Ulteriormente seleziono e utilizzo prodotti di coltivazioni aziendali locali, e in seguito macino personalmente il mangime da destinare ai miei animali: questo mi permette di poter diversificare l’alimentazione in base all’età, attraverso differenti composizioni. Anche per quanto riguarda l’acqua, non utilizzo serbatoi ma solo ed esclusivamente acqua corrente analizzata e garantita.
Seguendo il ciclo naturale di vita dell’animale, le tempistiche di produzione sono quindi molto diverse –e ben più dilatate- rispetto a quelle delle grandi distribuzioni. La qualità riconosciuta del prodotto, nel rispetto totale della sua natura e seguendo gli stessi criteri tipici dei contadini che allevavano gli animali nelle proprie fattorie, ripaga ampiamente gli sforzi fatti nell’allevamento. Proprio come faceva mio nonno".