Sulla crisi Ivv, la storica azienda vetraria sangiovannese, a causa degli esorbitanti costi dell’energia, che dalla metà di settembre interromperà parte o tutta la produzione fino a dicembre, interviene il capogruppo M5S a San Giovanni, Tommaso Pierazzi.
“La crisi energetica ha portato molte aziende “energivore” a fare i conti con le previsioni di spesa per i prossimi mesi. Tra queste c’è la IVV di San Giovanni Valdarno, vetreria storica conosciuta nel mondo per i suoi manufatti, che nonostante abbia ordinativi superiori del 35% rispetto all’anno precedente sarà costretta a fermare la produzione per la seconda volta da inizio anno, per i costi energetici arrivati ormai ad un valore 10 volte superiore a quello di aprile 2021. Purtroppo a livello regionale paghiamo la mancanza di una seria politica capace di stimolare investimenti in nuove tecnologie meno inquinanti e di conseguenza meno dipendenti dal gas”.
“Infatti le ricette energetiche della maggior parte dei partiti si basano ancora sui combustibili fossili (altamente inquinanti, non rinnovabili e in larga parte in mano a nazioni e potentati dalla dubbia moralità) e sul nucleare (inutilmente rischioso con la tecnologia oggi disponile e di lentissima realizzazione), ignorando così la volontà del popolo italiano che si è già espresso con un chiaro NO al nucleare. Chi oggi continua a parlare di nucleare non risponde mai alle seguenti domande: dove vorreste fare gli impianti? Come e quando? E dove andrebbero stoccate le scorie radioattive? Sono soluzioni miopi e pericolose, che tentano di risolvere il problema con la stessa mentalità che l’ha creato”.
Tommaso Pierazzi continua: “Il MoVimento 5 Stelle, al contrario, ha delineato nel suo programma un percorso chiaro, nuovo e realizzabile, basato su misure a breve e medio termine: permettere alle aziende energivore di acquistare energia a un prezzo calmierato grazie all’immediata attuazione delle Energy e Gas Release e all’adeguato finanziamento del fondo ETS; incidere in modo sostanziale sugli extra profitti delle aziende energetiche perché non é tollerabile che alcune abbiano realizzato il 600% dei ricavi mentre famiglie non riescono a pagare le bollette e intere filiere industriali chiudono. La Francia l’ha alzata al 45%, perché noi no?; fissare un tetto al prezzo del gas in Europa, misura fondamentale che abbiamo proposto per primi, combattendo l’egoismo di alcuni paesi europei; slegare il prezzo dell’energia elettrica dal prezzo del gas e rendere il prezzo del gas indipendente dal TTF, il prezzo di borsa olandese; rinnovare il patrimonio urbanistico nazionale, migliorandone l’efficienza energetica con l’aiuto del Superbonus; promuovere e incentivare la cultura del risparmio energetico, gli investimenti in energie rinnovabili, l’autoproduzione, le comunità energetiche a beneficio delle bollette di famiglie e imprese e della competitività dell’intero sistema-Paese”.
“La nostra strategia è concreta, chiara e pulita. Combattiamo la pandemia energetica dando all’Italia e agli italiani le risposte giuste e necessarie per gettare le basi per un migliore futuro energetico”.