Il consigliere comunale di Reggello del Movimento 5 Stelle interviene sulla situazione all’Istituto De Angeli dopo i colloqui con alcuni lavoratori. “Il clima è teso, la proprietà ha annunciato una riduzione della produzione nel 2021”. Grandis chiede a sindacati, Comune e Regione di cercare un incontro fra tutte le parti
"Serve chiarezza sul futuro dell'Istituto De Angeli". A dirlo è il consigliere comunale M5S Roberto Grandis, che interviene sulla situazione dello stabilimento di Prulli dopo aver parlato con alcuni dei dipendenti. "Sono stato contattato da alcuni lavoratori della De Angeli, le loro preoccupazioni si riferiscono al periodo difficile che l’Azienda sta vivendo. È, a detta loro, una fase molto critica".
Non è la prima volta che emergono criticità in questa azienda, e in passato i sindacati avevano protestato (l'ultimo sciopero nel 2019) davanti allo stabilimento di Prulli chiedendo una seria riorganizzazione del ciclo produttivo. "Da anni, l'Azienda – spiega Grandis -per cercare di tamponare la carenza di produttività ha modificato più volte l’orario di lavoro, compreso il ciclo continuo, che ad oggi è in regime. Le parti sociali si sono incontrate più volte in questi anni con la Dirigenza e la Proprietà, per cercare di trovare una soluzione ai problemi".
"A oggi, nonostante l'azienda prospetti nei mesi di aprile, maggio e giugno alcune settimane di cassa integrazione, e il non rinnovo dei contratti a termine per circa 40 lavoratori, quando si è trovata di fronte alle istituzioni, ha sempre risposto che va tutto bene", sottolinea il consigliere M5S. "Per i lavoratori non è facile credere a ciò, da mesi sono evidenti le difficoltà di produzione in azienda, i lavoratori lamentano un clima teso, dove ogni giorno si rincorrono notizie poco rassicuranti. La proprietà ha fatto sapere che i pezzi da fare nell'anno 2021 saranno circa 20 milioni in meno rispetto al 2020. E per il 2022 che futuro si prospetta?".
Grandis si rivolge anche alle istituzioni: "Dopo questi ultimi sviluppi le istituzioni precedentemente coinvolte, cioè Regione, Comune e Rappresentanze Sindacali, sono adesso a conoscenza di questa situazione che preoccupa i lavoratori? Io suggerirei, come avvenuto già in passato, un incontro fra tutte le parti così che la Proprietà abbia l’opportunità di chiarire e tranquillizzare i lavoratori riguardo al futuro dell’azienda. Evitiamo di ritrovarci in situazioni tipo Bekaert della quale ancora non si è capito quanto andrà ancora avanti".