Alla riunione presenti l’assessore Barbara Fabbri, i genitori, alcune insegnanti, due funzionari della Camst e rappresentanti della Cooperativa Beta
Il problema dei pasti freddi al plesso del Bani è stato risolto con lo scaldavivande, un problema derivante dai due turni dei pranzi. Comunque sia l'azienda che da quest'anno e per nove anni gestirà la refezione scolastica a San Giovanni e Cavriglia si è resa disponibile ad aprire le porte delle proprie cucine ai genitori. Il punto della situazione, dopo le lamentele di alcuni genitori, è stato fatto nell'incontro tenutosi in comune. Vi hanno partecipato l'assessore Barbara Fabbri, due funzionari della Camst, rappresentati della Cooperativa Beta, alcuni insegnanti, i genitori e la responsabile dei servizi mensa.
La Commissione mensa istituita nel 2011 per permettere ai genitori di verificare cosa e come mangiano i propri figli ha voluto l'incontro dopo che i familiari di alcuni studenti avevano lamentato pasti freddi e non di qualità.
Nella riunione alcuni genitori hanno anche sottolineato quanto alcuni menù non siano particolarmente apprezzati. Per questo prossimamente si terrà un incontro ad Arezzo nella sede della Asl con una nutrizionista.
La Camst, la società che gestice il servizio di refezione scolastica al momento nella propria sede davvanti all'IVV e in futuro invece al Centro cottura di Bomba, si è resa disponibile nei confronti dei controlli da parte dei familiari dei bambini. Le cucine saranno aperte per le verifiche del caso così come i funzionari sono pronti a risolvere i problemi che si presenteranno.
