20, Novembre, 2024

Incontro con il Prefetto: sui migranti il Valdarno risponde ‘ni’. Si all’arrivo ma ad alcune condizioni

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Summit in Palazzo d’Arnolfo con il Prefetto di Arezzo Alessandra Guidi. Presenti i sindaci del Valdarno, il Questore di Arezzo, carabinieri, polizia, guardia di finanza, corpo forestale dello stato e polizia municipale. Al centro dell’incontro la sicurezza e i migranti. 318 quelli che, secondo la Prefettura, dovrebbero arrivare sul territorio suddivisi nei vari comuni

Sicurezza, alla luce dell'aumento degli episodi legati alla microcriminalità, e migranti: sono stati questi i temi al centro dell'incontro tenutosi in Palazzo d'Arnolfo a San Giovanni tra il Prefetto di Arezzo Alessandra Guidi, i sindaci del Valdarno, il Questore di Arezzo, carabinieri, polizia, guardia di finanza, corpo forestale dello stato e polizia municipale. Per la sicurezza verrà attivato nei prossimi giorni un tavolo coordinato dal Questore di Arezzo, mentre sul fronte dei migranti le posizioni dei sindaci sono unitarie: disponibili ad accoglierli a patto però che siano rispettate alcune condizioni e che la gestione sia effettuata in maniera sinergica tra tutti gli enti interessati.

In tutto sarebbe 318 il tetto massimo dei migranti che la Prefettura di Arezzo potrebbe destinare al Valdarno: 54 a Montevarchi, 54 a San Giovanni e 30 per ognuno degli altri comuni. Il bando di gara pubblicato sancisce alcuni importanti aspetti. Sono ammessi, per esempio, “enti pubblici, associazioni riconosciute e non riconosciute, Fondazioni ed altri organismi che abbiano nei propri fini istituzionali quello di operare in un settore di intervento pertinente con i servizi di assistenza e di accoglienza alla persona”. In Valdarno sono tutte associazioni. Possono prendere parte al bando anche le strutture alberghiere. Coloro che intendono partecipare devono presentare entro il 27 luglio un progetto che descriva nei dettagli la struttura ricevente e il servizio offerto. 35 gli euro al giorno per ogni migrante che verranno pagati. Chi offre accoglienza deve garantire tutte le condizioni necessarie: oltre alla struttura dove ospitarli, ogni tipo di servizio, tanto per fare un esempio, pasti, vestiti, prodotti per igiene, beni in genere, servizi di mediazione e assistenza linguistica.
 

“In Valdarno è previsto l'arrivo come nelle altre vallate – spiega il Prefetto di Arezzo Alessandra Guidi – Dobbiamo riequilibrare le presenze e in questo il Valdarno finora è stato poco interessato. Ho colto la disponibilità concreta da parte dei sindaci a farsi parte attiva con le associazioni che operano nel settore per individuare soluzioni che coniugano le giuste esigenze di sicurezza delle popolazioni del territorio. Questo significa presenze di migranti compatibili con le realtà della zona e al tempo stesso soluzioni che permettano ai migranti di avere un'accoglienza dignitosa e utile. Grazie alla Regione possono partire progetti di impiego dei migranti in lavori socialmente utili. Ho registrato un grande spirito di collaborazione dei sindaci”.

Per la verità i sindaci hanno espresso perplessità sulla possibilità reale di trovare strutture idonee ad accogliere i migranti e di gestirne la permanenza. Disponibili si ma soltanto se l'organizzazione verrà equamente e in maniera sinergica suddivisa tra tutti gli enti interessati a cominciare da Prefettura, Regione e Asl. Alcuni, come il comune di Cavriglia, non presenta al momento immobili e strutture adatte all'accoglienza.

“Il tema dei migranti deve essere trattato separatamente da quello della sicurezza – afferma il sindaco di San Giovanni Maurizio Viligiardi – Noi possiamo attivarci e lo faremo da subito perchè le associazioni del territorio individuino le strutture di accoglienza. Dobbiamo fare in modo che quelle strutture siano idonee ad accogliere i migranti e far sì che con la collaborazione della Prefettura sia data la maggiore percezione di sicurezza ai cittadini relativamente anche ad aspetti poco tenuti in considerazione come quelli sanitari. La Prefettura di Arezzo ha attivato un centro di accoglienza dove verranno fatti gli screening alle persone che arrivano prima che vengano affidate alle strutture, questo per impedire che vi possa essere la diffusione di malattie. Questo è importante”.

Viligiardi poi continua: “L'arrivo dei migranti sarà proporzionale a quello che riusciremo a fare per far comprendere che l'accoglienza non mette in discussione la sicurezza ai cittadini”.

Sul fronte della sicurezza pronto un tavolo congiunto, coordinato dal Questore di Arezzo, tra tutte le forze di polizia.

“È emerso l'impegno di attivare subito un tavolo congiunto Conferenza dei sindaci – Prefettura con il coinvolgimento forze di polizia per individuare insieme linee di azioni sui temi della sicurezza e dei migranti – spiega il Prefetto di Arezzo – Gli strumenti che attiveremo saranno un controllo coordinato del territorio, iniziative coordinate tra polizia municipale e forze di polizia per aumentare anche la percezione di sicurezza del erritorio. Poi azione sul fronte delle opere pubbliche, rafforzamento della prevenzione per il lavoro nero e le infiltrazioni criminali. Monitoraggio degli esercizi commerciali per contrastare i fenomeni di abusivismi”.
 

“Con le forze dell'ordine e la prefettura abbiamo concordato di mettere in rete le nostre forze – conclude Viligiardi – Già da settembre metteremo in campo le prime azioni concrete coordinate dal questore con un maggior controllo del territorio dal punto di vista della presenza umana e di quella tecnologica. Incrementando le risorse possiamo aumentare la percezione della sicurezza da parte dei cittadini”.

 

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