Aer Impianti aveva presentato una serie di ricorsi al Tar contro il piano d’ambito, anche per la quantità di rifiuti che dovevano essere smaltiti nel nuovo inceneritore di Selvapiana. La riduzione della quantità prevista per l’impianto, avrebbe reso non sostenibile la realizzazione dell’inceneritore. Il Tar ha respinto questi ricorsi ma ha allo stesso tempo riaperto la questione dei rifiuti speciali Css (combustibile solido secondario) che dovevano essere destinati a Montale. Intanto l’inceneritore rimane nella programmazione.
Una questione spinosa, soprattutto a livello burocratico. L’inceneritore di Selvapiana, alla Rufina, non è più necessario, secondo anche i Comuni soci di Aer, ma rimane nella pianificazione sia provinciale che dell’Ato Toscana Centro.
Il Tar intanto ha respinto alcuni ricorsi presentati da Aer e Aer Impianti – le due società miste che si occupano della gestione dei rifiuti e dell’impiantistica – proprio riguardo al piano d’ambito di Ato Toscana Centro. Ricorsi sulla quantità di rifiuti che dovrebbero essere conferiti a Selvapiana e che, la scorsa primavera, hanno infiammato la polemica, costringendo i vertici di Aer Impianti alle dimissioni.
"Con Deliberazione n. 10 del 26.7.2013 – spiegava una delibera del Comune di Rignano – l’Assemblea dei Comuni soci dell’Autorità di Ambito adottava il Piano di Ambito (poi definitivamente approvato con Deliberazione n. 2 del 7.2.2014) prevedendo il conferimento al realizzando impianto di Selvapiana di un quantitativo di rifiuti differente ed inferiore (45.000 t/a a fronte delle previste 60.000 t/a) da quello previsto e quindi in dispregio assoluto delle previsioni di pianificazione interprovinciale".
Quelle 15mila tonnellate di differenza rendono l’investimento, secondo le società miste, “non bancabile”. Il Tar della Toscana ha respinto questo ricorso, mentre ha accolto quelli relativi ai rifiuti speciali Css (combustibile solido secondario) che nel piano di Ato dovevano essere conferiti esclusivamente a Montale. Invece dovranno essere conferiti secondo il mercato: “nella prospettiva di un ritorno alla gestione di mercato in un regime di concorrenza con tutti i soggetti interessati”.
Una situazione intricata e sempre più complessa che continua a vedere coinvolti Aer, Aer Impianti ed i Comuni soci, anche del Valdarno Fiorentino. Infatti nonostante l’inceneritore, a detta delle amministrazioni non sia più necessario, rimane inserito nella programmazione.