Si chiama “Stanza Ricca” ed è stata inaugurata ieri al Meyer: si tratta di uno spazio arredato a misura di bambino, con tutto il necessario per le visite, ma anche tanti colori e gli animali della savana. Ed è così che l’avrebbe voluta Riccardo, un piccolo paziente valdarnese, affetto da una forma molto rara di immunodeficienza congenita, che per tutta la sua vita è stato seguito dagli specialisti dell’Immunologia dell’AOU Meyer Irccs. Due anni fa Riccardo se ne è andato, ma i suoi genitori, mamma Francesca e babbo Simone, hanno deciso di portare avanti un progetto in suo nome in collaborazione con la Fondazione Meyer.
Quel progetto, portato avanti con lo slogan “Ciao amici! di Ricca”, ha come proprio simbolo un leoncino, quello stesso leoncino disegnato insieme agli altri animali sulle pareti della “Stanza Ricca”. E negli ultimi due anni tutti i fondi raccolti con le iniziative promosse in nome di Riccardo vengono destinati proprio all’Immunologia del Meyer: in attesa di poter dare un ambulatorio con stanze adeguate, intanto è stato deciso di arredare e attrezzare in maniera più accogliente e piacevole lo spazio dedicato alle visite.
La malattia di Riccardo era molto grave, ma ha saputo affrontarla con forza e con un’allegria contagiosa. “Per questo – hanno ricordato le dottoresse che lo hanno curato – abbiamo pensato che questa non sarà la ‘Stanza di Riccardo’, ma proprio la ‘Stanza Ricca’, per ricordare chi era Riccardo e la ricchezza che ha donato a tutti noi”.
Ieri, all’inaugurazione, c’era il team al completo che ha seguito il piccolo Riccardo fin dalla sua nascita: il primario professoressa Azzari, la dottoressa Leila Bianchi infettivologa, la dottoressa Francesca Lippi, la dottoressa Clementina Canessa e la dottoressa Silvia Ricci. Ed era presente anche il Direttore sanitario del Meyer, Emanuele Gori, che ha incontrato i genitori di Riccardo, Francesca e Simone, ringraziandoli per il loro impegno.
“La stanza Ricca – ha detto la dottoressa Ricci, a nome dei dottori e le dottoresse dell’Immunologia – è un progetto che nasce per rendere magico e grintoso uno spazio di isolamento in cui bambini che nascono con un difetto del sistema immunitario possano vivere la cura respirando l’energia di Riccardo, una ricchezza straordinaria. Conoscere Riccardo è stato un arricchimento, per il nostro lavoro e per noi come persone. Attraverso questo spazio vogliamo tenerlo con noi, per noi, ma anche per tutti i bambini presenti e futuri abitanti di questo spazio a lui dedicato; bambini che nascono con qualcosa in meno ma ai quali vogliamo dare qualcosa in più. Riccardo era ed è il nostro leoncino, e spingerà tutti ad esserlo un po’ di più”.
Emozionati i genitori di Riccardo, mamma Francesca ha commentato: “È stato bello venire qui oggi per questa inaugurazione. Quando Riccardo ci ha lasciato, il nostro pensiero era che non volevamo perdere anche questa grande famiglia allargata che per nove anni ci siamo tenuti stretti. Riccardo penso abbia fatto crescere queste dottoresse non solo professionalmente ma anche umanamente. Abbiamo deciso che doveva essere un punto di partenza: la malattia non doveva essere un freno per Riccardo, e quindi abbiamo pensato di far fruttare la nostra esperienza trasformandolo in qualcosa di bello per gli altri bambini che come Riccardo nascono con un difetto genetico”.
Il servizio di Immunologia dell’Aou Meyer Irccs è stato il primo centro italiano in cui è stato ideato e messo a punto lo screening neonatale per le immunodeficienze. Grazie a questo programma, il Meyer riesce a fare diagnosi precoce di malattia rara in un bambino ogni 9000 nati. Una incidenza maggiore rispetto a quanto si credeva prima di cominciare a screenare i piccolissimi. La diagnosi alla nascita è molto importante perché permette di curare subito questi bambini, e di salvarli, prima che una grave infezione possa creare danni permanenti o possa addirittura portarli a morte.
Attualmente il servizio di Immunologia dell’AOU Meyer Irccs segue circa 450 piccoli pazienti affetti da immunodeficienza grave offrendo loro le migliori terapie possibili per permettere loro di vivere una vita il più normale possibile. Accoglie inoltre e cura molte decine di piccoli provenienti da altre regioni italiane. Ogni giorno poi vengono seguiti tanti bambini che presentano difetti minori del sistema immunitario che si risolvono con la crescita. Il servizio inoltre è specializzato nelle vaccinazioni in ambiente protetto di pazienti fragili o con malattia cronica.