17, Novembre, 2025

In nome di Giulia e Gianni: cerimonia di intitolazione della sede della Misericordia. Benedetti il cippo e le ambulanze

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

I loro nomi rimarranno immortali, come monito e soprattutto speranza, per tutti coloro che attraverseranno l’autostrada nel tratto valdarnese e per tutti coloro che avranno bisogno della Misericordia di Terranuova o di qualsiasi altra Misericordia. Gianni Trappolini e Giulia Santoni, rispettivamente autista e volontaria da oggi conferiscono il nome alla sede della Misericordia di Terranuova. Una decisione non programmata ma dettata dalla riconoscenza e dall’amore dopo il tragico incidente in A1 che ha stroncato le loro vite.

Oggi si è tenuta la cerimonia che ha visto riuniti il Governatore Patrizio Italiano, il Presidente delle Misericordie d’Italia, Domenico Giani, il sindaco di Terranuova Sergio Chienni e i familiari delle vittime e naturalmente tutti gli appartenenti alla Misericordia terranuovese. Una cerimonia commovente e carica di profondi significati umani.

Patrizio Italiano, Governatore Misericordia di Terranuova: “Oggi è una festa, la festa dei 170 anni della Misericordia di Terranuova Bracciolini. Insieme a questo abbiamo abbinato anche la commemorazione di Gianni, Giulia e Franco. Oggi abbiamo intitolato la nostra nuova sede inaugurata nel 2022 a Gianni e Giulia e benedetto un cippo proprio in memoria di Gianni, Giulia e Franco da depositare poi nel punto dell’incidente avvenuto il 4 agosto 2025. Questo cippo è stato costruito e donato interamente dal maestro Pietro Fabbroni. Il cippo sarà inaugurato e poi posizionato in un secondo momento nel punto dell’incidente. L’altro evento importante è quello dell’inaugurazione di due nuovi mezzi: una nuova ambulanza che è stata donata dal volontario Giovanni Fabbri in memoria della sua moglie Rina, scomparsa il 20 aprile del 2019. L’altra ambulanza è quella che abbiamo acquistato, ancora è in corso la raccolta fondi che è partita il 18 agosto. Prevediamo di raggiungere la cifra dei 90.000 euro entro dicembre. La raccolta fondi è partita molto bene e con entusiasmo. Siamo a 72.000 euro e per quello dicevo che sicuramente entro dicembre, massimo febbraio raggiungeremo la cifra desiderata”

Sulla richiesta di sicurezza in A1: “Gli appelli sono stati fatti ma al momento non abbiamo risposta di quello che stanno facendo. Spero che si stiano muovendo per le indicazioni che sono state date un po’ da tutti sia dal sindaco di Terranuova,  sia dal sottoscritto ma anche dalla mamma di Giulia Caterina che ha chiesto anche lei il divieto di sorpasso in questo tratto”.

Il Presidente delle Misericordie d’Italia, Domenico Giani: “Oggi è un momento particolare perché ricordiamo due nostri volontari, ricordiamo chi si è speso per il servizio al prossimo. E oggi lo leggeremo anche nel Vangelo, no? Perché il Signore oggi ci dice: quando avete fatto tutto quello che dovevate fare, siamo servi inutili. Ecco, che vuol dire oggi essere servi inutili? Vuol dire veramente, come fanno le Misericorde da otto secoli, impegnarsi per il bene per il prossimo, impegnarsi per la pace, impegnarsi per l’amore, impegnarsi per costruire questa civiltà dell’amore come ci chiese tanti anni fa Giovanni Paolo II. Quindi la mia presenza qui vuole essere la presenza del Presidente Nazionale accanto ai propri volontari sparsi in tutta Italia, oggi sparsi anche all’estero, e manifestare l’apprezzamento, l’amore e la gratitudine per ognuno di loro. Una bellissima cosa che sto vedendo è la presenza di tanti giovani volontari, ragazzi, anche adolescenti o comunque ventenni, venticinquenni”.

“Credo che questo sia anche davvero una grande testimonianza in questa fase storica. Cioè, le Misericorde sono fra le poche realtà che ancora attrae giovani, attraggono giovani, perché? Perché è come esercitare una carità a tutto tondo. E quindi i giovani che vengono da noi veramente si trovano a contatto con il mondo della sofferenza, ma si trovano anche a contatto con altri giovani e costruiscono, appunto, un’economia circolare del bene. Credo che le figure dei nostri volontari, che oggi noi ricordiamo qui, sono davvero un esempio lampante, ecco, di come questo modo di stare insieme, eh, sia così importante”.

Il sindaco di Terranuova Sergio Chienni: “E’ un’emozione di cordoglio, ma allo stesso tempo di un forte senso di appartenenza e di comunità, perché nel dolore più lancinante, quello che ancora una volta ha testimoniato la Misericordia, secondo me, la comunità tutta del Valdarno, è quello di un senso di unità, di una compattezza, di una voglia di essere eredi di quello che è stato l’esempio di servizio di Gianni, Giulia e anche della vita di Franco. E credo che stamani sia un ulteriore passo in questa direzione. Basta vedere la partecipazione e soprattutto l’empatia che c’è verso l’iniziativa che è stata intrapresa anche oggi. Tra l’altro sarà posizionato non adesso, nei prossimi mesi, un bellissimo cippo nel luogo dell’incidente, realizzato e donato da un imprenditore del Valdarno. E questo fa ancora una volta parte dell’enorme generosità, perché abbiamo visto tante testimonianze di solidarietà da parte di imprenditori, ma anche di privati cittadini, di associazioni. Sono state tante le iniziative in questi due mesi e ancora oggi vediamo che questi gesti si protraggono e sono fra l’altro utili da un punto di vista affettivo, ovviamente simbolico, ma anche da un punto di vista di donazioni concrete, perché come sappiamo è aperta un’iniziativa per acquistare una nuova ambulanza e anche quella ovviamente per ciascuno di noi, per tutti i valdarnesi, è molto importante”.

Sulla sicurezza in autostrada: “Da più parti è stato chiesto il divieto di sorpasso tra i mezzi pesanti, ma ancora non è stato fatto assolutamente niente. Sì, è una richiesta che è venuta con forza da tutto il territorio e non solo, che continuiamo a sostenere in maniera determinata, non solo perché è una volontà dei familiari delle vittime, ma perché è una misura assolutamente giusta, congrua rispetto a quello che registriamo quotidianamente in quel tratto di A1. E credo sia dovere di tutti”.

Benedetto il cippo in pietra, del peso di 20 quintali e dell’altezza di 1 metro e 50, realizzato da Pietro Fabbroni e riproducente un’ambulanza, con incisi di nomi di Gianni, Giulia e Franco Lovari. L’opera sarà momentaneamente sistemata nella sede della Misericordia per essere poi spostata, una volta terminate le procedure burocratiche, lungo l’autostrada nel punto dove è avvenuto l’incidente.

Fabbroni racconta la storia di questo cippo e la sua esperienza personale: “Noi siamo a Firenze in un cantiere a lavorare e appendiamo questa notizia, un grande dramma, e immediatamente mi ricordo che venni trasportato ad Arezzo qualche settimana prima da loro. Però non ricordavo i volti, ma a un certo punto vedo le foto e uno più uno fa due. E quindi, credo alle quattro chiamo Patrizio e gli dico: Patrizio, io devo fare qualcosa. Ma non gli dico il perché. Gli dico: quando sarà il momento chiamami, ci incontriamo e definiamo. E da subito cercai di mettere su carta quello che poi andava espresso, perché io sentivo in cuore che qualcosa andava fatto. L’ambulanza era la rappresentazione massima, perché l’ambulanza vince, perché l’ambulanza salva, perché comunque l’ambulanza è vita, alla fine è questo il simbolo. Dovevamo però esprimere il lutto, ovvero l’accadimento. E in un momento insieme si codifica la rottura, la strada interrotta, quella crepa che sembra banale, però conta più quello dell’ambulanza. Però per noi l’ambulanza ce la fa e quindi il simbolo di quest’opera vuole ricordare le gesta epiche di questi due giovani e vuole essere una testimonianza e un omaggio di cuore non solo a queste vite, ma perché ci sia ricordo nel tempo di quello che queste vite hanno rappresentato per noi e per la nostra comunità. Così nasce l’opera e il tutto in pietra serena, perché la pietra serena è la materia del nostro territorio e quindi qui è tutto di pietra serena”.

 

Dopo la Santa Messa alle 11.30 sono stati benedetti i due nuovi mezzi: una donata da Giovanni Fabbri, volontario della Misericordia terranuovese da 45 anni, in ricordo della moglie defunta.

Il taglio del nastro

 

Il presidente di Banca del Valdarno, Gianfranco Donato: “Noi siamo sempre a sostegno di tutte le misericordie del Valdarno e in particolare in questi anni, che sono stati anni anche difficili per il volontariato e per la Misericordia di Terranova, la banca è stata davvero un grandissimo sostegno a livello di contributi liberali, ma anche a livello proprio di sostegno economico finanziario. Per cui per noi è un grande onore essere qui in un momento anche triste, triste perché ricordiamo Giulia, Gianni, il paziente che è morto durante l’incidente, con le targhe a ricordo, ma dall’altra parte vogliamo che questo momento di dolore significhi anche la riscoperta dell’importanza della solidarietà che Giulia e Gianni vivevano concretamente e che fa parte proprio del DNA delle nostre banche. Le nostre banche sono a sostegno dell’impresa delle famiglie e di tante realtà anche del volontariato come la Misericordia di Terranova, perché vogliono dire che anche attraverso il denaro si può davvero contribuire alla mutualità, alla solidarietà e uno spirito più comunitario a livello proprio della realtà valdarnese”.

Intanto continua la raccolta fondi per l’ambulanza che andrà a sostituire quella distrutta nell’incidente. Dopo il motogiro de Le Manette del Valdarno,  che hanno messo insieme 5.000 euro, mancano ancora risorse per completare l’acquisto.

[rp4wp limit=4]
[rp4wp limit=4]

Articoli correlati