19, Novembre, 2024

Fisco, appalti, infrastrutture, turismo: sui temi caldi gli imprenditori a confronto con i candidati al Consiglio regionale

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L’incontro voluto dalle Categorie economiche del Valdarno aretino ha messo di fronte candidati di ogni schieramento e imprenditori. Sul tavolo le richieste del mondo economico: sulle quali si è aperto il confronto con coloro che potrebbero rappresentare la vallata in Consiglio regionale

Da una parte, seduti a un tavolo, i sette candidati valdarnesi al Consiglio regionale per le prossime elezioni del 31 maggio. Dall'altra, in platea, imprenditori, commercianti, artigiani, rappresentanti cioè di tutto quel mondo economico e produttivo che poi è il tessuto di imprese che fanno muovere il Valdarno. Sul tavolo, i temi caldi del momento: dalle tasse alla promozione dello sviluppo, passando per strade e turismo. 

L'incontro voluto dal Comitato delle Categorie economiche del Valdarno un risultato l'ha ottenuto: quello di sottoporre ai possibili rappresentanti del Valdarno aretino nel prossimo Consiglio regionale una serie di richieste di cui farsi portavoci una volta eletti.

A quel tavolo c'erano tutti i candidati che saranno presenti nelle schede elettorali del Collegio Arezzo (cioè del Valdarno aretino): a partire dal candidato Governatore di Forza Italia, Stefano Mugnai; e poi, in ordine alfabetico, i candidati al Consiglio regionale Silvia Chiassai (Forza Italia) Costantino Ciari (Lega Nord); Manuela Minetti (Sì Toscana); Simone Tartaro (Partito Democratico); Francesco Tozzi (Sì Toscana); e Valentina Vadi (Partito Democratico). 

Il Comitato delle categorie economiche del Valdarno aretino, costituito da Cna, Confartigianato, Confindustria, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, ha presentato loro un documento in cui si chiedono azioni per lo sviluppo e per la tutela del sistema economico e per costruire, pur in un quadro di forte crisi economica, nuove politiche ed opportunità di promozione per il Valdarno. Un Valdarno che il Comitato continua a spingere affinché diventi prima possibile Comune unico. 

"Manifestiamo una domanda forte da parte delle aziende, rispetto alla necessità e all'urgenza di realizzare forme di raccordo istituzionale per una programmazione effettivamente integrata a partire da alcune funzioni strategiche che sono quelle della mobilità, dell'urbanistica, delle attività produttive, del marketing territoriale e della pianificazione strategica. Funzioni che sono indispensabili per migliorare significativamente l'efficacia delle politiche pubbliche. Siamo convinti che un più razionale disegno istituzionale possa restituire fiducia anche alla voglia di intraprendere". 

La prima richiesta presentata è legata al contenimento della pressione fiscale. "Chiediamo maggiore sensibilità da parte degli amministratori, per continuare l’inversione di rotta sui prelievi per i tributi locali alle imprese, riducendo quei costi fissi aziendali rappresentati dalla tassazione regionale. I vantaggi sulle assunzioni dei lavoratori introdotte dal Job Act non devono rimanere un’operazione spot, ma essere il punto di partenza per una progressiva riduzione della pressione fiscale". 

Poi il sostegno alle imprese: "Riteniamo indispensabile aprire un confronto con la Regione per trovare gli strumenti necessari per venire incontro alle esigenze delle aziende dei vari settori produttivi e commerciali, con particolare attenzione anche alla realtà territoriale del Valdarno". E in questo settore si inserisce anche la richieste di promuovere in Regione gli appalti “a chilometri zero”: "Per le opere pubbliche riteniamo di primaria importanza che le amministrazioni si adoperino per favorire, nel rispetto della legge, le aziende del territorio". 

Sul tavolo anche il capitolo relativo a viabilità e infrastrutture: "La Regione si deve impegnare per garantire la realizzazione della nuova viabilità tra le Coste e il nuovo casello autostradale e la realizzazione della strada di collegamento tra il nuovo ponte e le Coste. Senza tali opere, infatti, la realizzazione della Variante alla Sr69 rischia di trasformarsi in un'opera incompiuta, senza così risolvere completamente il problema della viabilità in Valdarno. In tema di infrastrutture, non meno importanti di quelle stradali riteniamo le infrastrutture digitali come la banda larga; è quanto mai necessario definire e realizzare le migliori le soluzioni tecnologiche di innovazione".

Infine il turismo. "Il dibattito avviato intorno a un possibile modello di governance della destinazione Valdarno debba guardare sia alla prossima riforma regionale, sia mettere fine alla frammentazione delle competenze. In particolare, pensiamo alla creazione del Brand Valdarno: un territorio oggi deve rendersi attrattivo e definire un proprio posizionamento per essere riconosciuto a livello internazionale. Come qualsiasi brand dovrà poi essere declinato nelle varie forma di “corporate identity” e quindi nella costruzione di un immagine coordinata e consona al mercato ed ai segmenti di riferimento". 

I candidati hanno dunque preso spunto proprio da queste proposte per fornire la loro disponibilità al dialogo e alla collaborazione, illustrando ciascuno i propri obiettivi di mandato: e garantendo, una volta eletti, di continuare sulla strada del confronto con il mondo imprenditoriale del Valdarno. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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