29, Marzo, 2024

Il sindaco Vadi accoglie la richiesta degli studenti dell’Istituto Masaccio ed espone la bandiera della Pace

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Gli alunni della III° C della scuola secondaria dell’Istituto comprensivo Masaccio di San Giovanni scrivono al sindaco perchè esponga la bandiera della Pace come risposta alla guerra in atto in Ucraina. Valentina Vadi accoglie la richiesta e risponde con una lettera ai ragazzi.

“Carissimi studenti, carissime studentesse
ho letto con grande piacere la vostra lettera che denota una attenzione importante e significativa rispetto a quanto di terribile sta accadendo intorno a noi in queste ore: dopo oltre settanta anni –fatta eccezione per la guerra in Bosnia negli anni Novanta – un conflitto armato sta nuovamente ferendo l’Europa con conseguenze sui civili (uomini, donne e bambini) tragiche e dolorose. L’invasione della Ucraina da parte delle forze armate russe è un atto di prepotenza unilaterale che dobbiamo condannare con tutta la nostra determinazione e tutta la nostra forza senza giustificazione alcuna. Condivido pienamente quanto è scritto nella vostra lettera, ammiro il vostro senso civico e la forza morale con la quale mi dite: ‘pensiamo che sia importante fa sentire la nostra voce […] sentiamo la necessità di esprimere la nostra opinione totalmente contraria alla guerra, e ci piacerebbe farlo come cittadini di questo Comune’ ”.

“Per queste motivazioni accolgo la richiesta che mi fate di esporre la bandiera della Pace all’edificio comunale: ne appongo un’altra alla finestra del mio ufficio ed inviterò pubblicamente i Sangiovannesi a esporre alle loro finestre la bandiera della Pace. Cari ragazzi, leggere la vostra lettera mi ha rassicurato che, nonostante il momento buio che stiamo vivendo, noi adulti lasceremo il mondo in buone mani, lasciandolo a persone responsabili come voi, veri costruttori di pace. Un ringraziamento speciale alle vostre maestre che ieri mattina hanno giustamente dedicato una parte della mattina a farvi riflettere sullo scoppio della guerra: da insegnante avrei fatto la stessa cosa, perché l’urgenza e l’emergenza di quanto sta accadendo va oltre ogni programma disciplinare da “portare avanti”.

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