24, Aprile, 2024

Il ‘no’ all’elettrodotto di Terna ora si fa nazionale: nasce il “Coordinamento Nazionale No Elettrodotti”

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Ne fa parte anche il Comitato Alta Tensione, che si è battuto per bloccare l’autostrada dell’energia, progettata da Terna fra il Valdarno e la Valdambra. “Ma Terna ha dichiarato le sue intenzioni di proporre un secondo progetto e non possiamo considerare la guerra ancora vinta”

Si allarga la protesta di comitati e gruppi di cittadini e associazioni contro gli elettrodotti ad alta tensione progettati da Terna. Progetti simili a quello che, in questi anni, era previsto fra il Valdarno e la Valdambra ma è stato bloccato grazie alla battaglia senza sosta del Comitato Alta Tensione. 

E quel Comitato, insieme ad altri che finora hanno dovuto combattere Terna e il suoi mega-elettrodotti da soli, ora fa parte del “Coordinamento Nazionale No Elettrodotti”, che dunque porta la protesta su scala nazionale. "Anche noi del Comitato Alta Tensione abbiamo aderito a questa splendida iniziativa", spiegano Bob Monroe e Ricciarda Malaspina.

Il primo lavoro del Coordinamento è stato il lancio di una petizione nazionale chiedendo uno stop a questi mega-elettrodotti, "che servono gli interessi di Terna più che la cittadinanza". Due giorni fa il deputato Daniele Del Grosso ha illustrato davanti al parlamento l’irregolarità e l’inutilità di questi elettrodotti. In poco più di una settimana la petizione ha raccolto oltre 1600 firme.

“Con Terna abbiamo vinto il primo round – spiega Ricciarda Malaspina, Presidente del Comitato Alta Tensione – e il primo progetto per l’elettrodotto che avrebbe impattato le colline del Valdarno, della Valdambra della Valdichiana e del Chianti da Santa Barbara a Monte San Savino è stato archiviato. Ma Terna ha dichiarato le sue intenzioni di proporre un secondo progetto e non possiamo considerare la guerra ancora vinta. Con gli altri comitati stiamo condividendo le nostre esperienze e speriamo di poter difendere meglio il nostro territorio".

"Per questo chiedo a tutti di firmare la petizione nazionale". Chi desidera farlo trova la petizione a questo indirizzoPer il momento, il Coordinamento Nazionale ha aperto una pagina su Facebook, mentre è in allestimento il sito web.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati