L’intervista dei giovani scout di Montevarchi a Mirio Butti, che fu uno dei fondatori, nel 1984, del gruppo
Compie 35 anni il Gruppo Scout di Montevarchi: la fondazione vera e propria, infatti, risale al 1984, ad opera di alcuni volontari. E in occasione di questo importante compleanno, i giovani scout montevarchini hanno deciso di ripercorrere e ricostruire la storia del gruppo, intervistando anche Mirio Butti, che fu uno dei fondatori.
Qui pubblichiamo in versione integrale il loro racconto.
"La storia del gruppo scout di Montevarchi I ha inizio molto tempo fa. Come, infatti ci ha detto Mirio Butti, fondatore del gruppo, gli scout nel paese sono arrivati nel primo dopo guerra grazie a Ezelino Salvini e questa prima esprienza è durato circa otto anni, poi il gruppo è scomparso finché nel 1984 è riapparso grazie alla volontà di alcuni volontari.
L’iniziativa fu proposta dall’allora preside della scuola “R. Magiotti”, il quale aveva una figlia che frequentava gli scout a San Giovanni insieme ad altri ragazzi, a Mirio, che era ritenuto la persona più adatta a questo tipo di incarico, secondo il dirigente e che era un insegnante della giovane.
Mirio inizialmente era poco favorevole a questa cosa, in quanto non si riteneva adatto a questo ruolo, poiché non aveva mai fatto gli scout, ma non volendosi tirare indietro decise di prendere parte a un campo di formazione per capi a Le Salaiole, dove affrontò un’esperienza a sua detta ”tragica, in quanto fu la prima, ma bella”.
Tornato da quest’avventura, Mirio Butti rimase affascinato dal piano educativo dello scoutismo. Contattò allora il sacerdote della parrocchia del Giglio e prese contatti con altre persone disponibili a intraprendere questa strada, iniziarono le riunioni per fondare il gruppo. Iniziò a radunare i genitori dei Montevarchini che frequentavano gli scout a San Giovanni e a contattare ragazzi e ragazze a scuola.
Per i primi tre anni il gruppo di Montevarchi non era autonomo ma era legato alla Comunità Capi del San Giovanni, come gruppo aggiunto in quanto il gruppo non si sarebbe potuto costituire in altro modo.
Il battesimo del gruppo avvenne a Sereto il 14 ottobre 1984 all’apertura dell’anno scout del gruppo sangiovannese: in quel momento il gruppo di Montevarchi era incompleto perché era nato solo il reparto, chiamato Orione, e c’erano solo due squadriglie maschili; altre due squadriglie femminili nacquero al campo invernale a San Marco. I nomi delle quattro squadriglie erano: Tigri e Aironi per le maschili, Pantere e Aquile per le femminili.
Le attività andarono avanti con il San Giorgio e il campo estivo, il tutto sempre con il San Giovanni.
Nel 1985 nacque la branca L/C grazie a due ragazze che, sempre Mirio, aveva contattato.
I colori del fazzolettone, verde e giallo, sono gli stessi che avevano i ragazzi del primo gruppo nato nel dopo guerra.
Nel 1986 nacque l’Alta Squadriglia, che si rapportava con l’Alta Squadriglia del San Giovanni poiché erano pochi, in quanto di questa facevano parte solo il capo e il vice squadriglia. Piano piano dopo tre anni, arrivarono a costituire il noviziato e il clan. Essendo riusciti a creare un gruppo completo, il gruppo di Montevarchi si staccò da quello di San Giovanni.
A questo punto si creò il problema della sede, che venne risolto inizialmente grazie al comune che offrì al gruppo tre stanze. Successivamente, il gruppo spostò la branca L/C in una stanza a Sant’Andrea, la branca E/G in un seminterrato sotto la scuola “Isidoro del Lungo” e la branca R/S in una stanza all’oratorio del Giglio".