La quarta edizione del “Gioco dell’anello” ha animato le strade e la piazza di Castelfranco di sopra nella serata di ieri e proseguirà anche oggi, con la finalissima del Torneo alle ore 21. Questa manifestazione, ideata da un gruppo di giovani del paese, si ispira a varie discipline sportive vestendosi, però, in chiave storica creando una competizione unica. Quattro squadre, ognuna rappresentante un’antica zona e porta di Castelfranco, si sfidano per aggiudicarsi il “Trofeo dell’anello” durante un weekend ricco di storia, tradizione e partecipazione cittadina.
Il Gioco dell’anello è nato nel 2019 quando un gruppo di giovani ragazzi spinti dalla voglia di far rivivere il borgo di Castelfranco si è rivolto alla Proloco del paese e insieme hanno ideato da zero la competizione. Il gioco è stato inventato a tavolino proprio da questi giovani prendendo spunto dal calcio fiorentino, gioco del pozzo, basket, rugby e pallamano: si tratta a tutti gli effetti di un gioco in forma storica, nato dall’unione di tutti questi sport. Le regole, però, non sono difficili: quattro squadre, che idealmente portano ognuna i colori delle quattro porte storiche di Castelfranco, si sfidano fra di loro e l’obiettivo del gioco è gettare la palla nell’anello posto a tre metri di altezza, sotto il Comune. La squadra che segna più volte nei tempi previsti vince. Per l’occasione, piazza Vittorio Emanuele è stata allestita ah hoc per ospitare il torneo: un campo 18×18 in terra, dove sono segnate le tre aree di gioco, una esterna, un piccolo cerchio interno e uno ancora più piccolo dove si trova l’anello. In partenza, le due squadre (composte ciascuna da 7 giocatori) in campo vengono divise in “squadra che difende” e “squadra che attacca”, che non può spostarsi dalla zona “d’attacco” e deve tentare di fare più punti possibili in azioni di 30 secondi. La modalità è molto simile al basket, così come il conteggio finale dei punti. All’interno della partita sono permessi placcaggi frontali o laterali, ma sono vietati colpi, gomitate, pugni, a differenza del calcio storico fiorentino.
Protagoniste del gioco dell’anello, le quattro squadre che rappresentano le antiche porte di Castelfranco di sopra: Porta Montanina, Porta Campana, Porta Aretina e Porta Buia. Ad oggi, non tutte le porte esistono ancora, ma chi ha ideato il gioco ha ripreso gli antichi nomi delle quattro vie d’accesso al borgo. Sono stati, inoltre, assegnati dei colori identificativi per le quattro zone del borgo: rossoblu per la Montanina; biancorosso per la Campana; giallomarrone per l’Aretina e gialloblu per la Buia, li stessi colori che indossano ovviamente i giocatori.
Durante la prima giornata, si sono tenute le due semifinali che hanno visto vincere Porta Aretina e Porta Buia, non resta quindi che attendere questa sera per scoprire chi delle due alzerà il Trofeo dell’Anello. La finalissima è fissata per le ore 21. Il Gioco, e la suspence per la prossima squadra vincitrice, si alterneranno anche questa sera a momenti conviviali per le vie del borgo grazie agli stand con prodotti locali e serate con DJ set pensate per i giovani valdarnesi. La premiazione finale è prevista per questa sera alle ore 22, quando verrà alzato dalla squadra migliore il Trofeo dell’Anello.
Dopo la prima edizione del 2019, si è configurato un vero e proprio “Comitato Gioco dell’anello”, che però ha avuto la sfortuna di iniziare il suo lavoro proprio nell’anno della pandemia. Il Gioco è ripartito solo nel 2022, con la seconda edizione dove Porta Montanina si è aggiudicata il Trofeo, e ha portato un sacco di novità. Gli organizzatori del Comitato, spinti dalla grande voglia di portare vita e divertimento nel centro storico di Castelfranco, hanno intrapreso un importante percorso di collaborazione fra cittadini, facendo nascere il gioco dell’anello da zero e una rievocazione storica. Inoltre, il Comitato ha anche pensato a uno spazio per il cibo con prodotti tipici e delle serate danzanti, dove hanno partecipato molti giovani del Valdarno. Gli abiti della rievocazione storica sono frutto di questa collaborazione cittadina, realizzati proprio dalle sarte di Castelfranco che si sono dimostrate entusiaste di riportare in vita gli antichi abiti della Firenze rinascimentale, andando anche ad aumentare, anno dopo anno, i vestiti disponibili. La scelta di questo preciso periodo storico è stata presa dal Comitato con la volontà di riallacciarsi al XIII secolo, quando Castelfranco di Sopra risultava essere parte della Repubblica Fiorentina.
Ma non solo, al corteo rinascimentale partecipano soltanto gli abitanti del borgo, così come al Gioco dell’anello è permesso gareggiare solamente ai cittadini di Castelfranco, rendendo propria unica questa celebrazione. I giocatori “dell’anello”, inoltre, si sono dimostrati negli anni molto partecipi ed entusiasti anche nella preparazione alla gara stessa, allenandosi da fine marzo nel campo della parrocchia e partecipando alle cene propiziatorie allestite nel borgo stesso. In sostanza, da un’idea di un gruppo di giovani ragazzi volenterosi si è creata una rete sociale che ha unito tutti i cittadini di Castelfranco di Sopra e che si proietta già come tradizione negli anni avvenire.
Un Gioco dell’anello all’insegna, anche, di volti più e meno noti al grande pubblico. La quarta edizione ha attirato l’attenzione di WikiPedro, content creator da quasi 200.000 followers, che si è recato a Castelfranco di Sopra a inizio mese per raccontare il Gioco dell’anello ai suoi seguaci ed è stato presente alla serata di sabato sera, commentando le partite direttamente dal Palazzo comunale che si affaccia sul campo da gioco. Inoltre, da Firenze sono giunti in Valdarno per l’occasione anche i Bandierai degli Uffizi che hanno aperte le danze con la loro esibizione e la leggenda del calcio storico fiorentino, Gianluca Lapi.
L’importanza di percepirsi come una comunità è quindi uno dei cardini e motori del Gioco dell’anello. Non sorprende, quindi, anche la “presenza” del patrono di Castelfranco di Sopra, San Filippo Neri, nel momento della benedizione iniziale durante il corteo di fronte alla stessa chiesa San Filippo Neri alle quattro squadre. San Filippo Neri è presente, però, durante tutto il Gioco dell’Anello come spettatore silenzioso nell’affresco del palazzo comunale che fa da cornice a tutta la competizione.
Tutte le foto sono state riprese dalla pagina facebook ufficiale del Gioco dell’Anello