Vicenda complicata per la Cittadella dello sport di via Chiantigiana, una delle opere considerate prioritarie dal sindaco Grasso. Dopo la “sparizione” della concessione edilizia, ora l’amministrazione rimuove il progetto dal piano approvato meno di un mese fa
Il progetto per la realizzazione della cosiddetta Cittadella dello Sport su via Chiantigiana viene cassato dal piano delle opere pubbliche ad appena quindici giorni dalla sua approvazione, a fine dicembre scorso. E il capogruppo di opposizione di Prima Montevarchi, Luciano Bucci, che rende nota la proposta di delibera, esulta: "Questo dimostra che avevamo ragione".
Quella vicenda è lunga, ma gli sono gli sviluppi recenti ad averla portata alla ribalta. In sostanza, poiché inserita appunto nel piano delle opere pubbliche in discussione lo scorso 22 dicembre, la Cittadella finisce al centro di alcune osservazioni da parte del gruppo consiliare di Bucci. Su quei terreni, di proprietà della società Aquila 1987, esistono dei fabbricati di cui il capogruppo chiede di conocere le relative autorizzazioni.
Si scopre così che la pratica di concessione edilizia è sparita: non si trova negli uffici comunali, e il dirigente di settore ne denuncia la scomparsa. Nel frattempo, però, il programma viene approvato, in una seduta in cui le contestazioni delle opposizioni sono durissime. Il sindaco promette di fare chiarezza entro febbraio.
Oggi l'epilogo, così come testimoniato proprio dal consigliere Luciano Bucci. "Per il tramite del messo comunale ci è appena stata consegnata una proposta di delibera che storna la cittadella dello sport dal programma delle opere pubbliche! Motivo: non sono ancora pervenute le risposte (dopo circa un mese dalla richiesta) dalla Provincia di Arezzo e dalla Soprintendenza sui progetti che devono per forza di cose essere stati sottoposti ai due enti, stante i vincoli paesaggistici e di pertinenza fluviale esistenti sull’area. Nel frattempo è stato notificato al responsabile legale della struttura, sulla scorta dell’unico riscontro ad oggi pervenuto, quello del genio civile, l’avvio del procedimento di verifica della conformità urbanistica".
"Come dire: avevamo ragione quando chiedevamo di stornare l’intervento dal programma in attesa di elementi chiarificatori e solo ora, gioco forza, il sindaco lo riconosce. Questo è il sindaco, questa è la maggioranza Pd, compreso quella parte che osteggia la ricandidatura di Grasso, ma che in aula, in maniera acritica, ha sempre alzato la manina senza batter ciglio".