28, Dicembre, 2024

Piano delle opere pubbliche e bilancio: via libera a maggioranza, ma dopo una seduta convulsa

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L’amministrazione porta a casa il risultato ma non senza fatica, in una seduta sospesa anche per mancanza del numero legale. Manutenzione delle strade, casse d’espansione, la questione della cittadella dello sport della Chiantigiana: tutte le previsioni delle opere, mentre resta ferma la tassazione

Arriva solo a tarda sera l'approvazione del piano triennale delle opere pubbliche e del bilancio di previsione del comune di Montevarchi: in chiusura di una seduta iniziata alle 9 del mattino e caratterizzata dalla discussione di ben otto mozioni, seguite da momenti particolarmente complicati, fino ad una sospensione per mancanza del numero legale, che ha rischiato di mettere a rischio la votazione stessa sui due atti. Una situazione di stallo poi recuperata con il rientro di un membro di maggioranza. 

L'amministrazione incassa alla fine il voto positivo di 'soli' nove consiglieri: oltre al sindaco Grasso, restano fino all'ultimo il presidente del Consiglio comunale Taddeucci e la sua vice Caporaso; e i consiglieri Becattini, Capoccia, Iraci, Botti e Mania. Vota a favore anche il consigliere di opposizione Buffoni. Escono dall'aula al momento del voto, invece, i consiglieri di opposizione Bucci, Bindi, Bucciarelli e Nardi, in segno di dissenso nei confronti sia dei contenuti che sul metodo. 

A presentare il piano dei lavori pubblici e il bilancio è la vicesindaco Elisa Bertini. "Sul fronte delle opere, per il prossimo anno andiamo a programmare una serie di interventi che diventano prioritari dopo la chiusura del Piuss. Tra questi, la manutenzione delle strade, sulla quale investiamo 250mila euro". Su questo tema, durante il consiglio comunale, era stata bocciata una mozione proposta da Bucci e Bucciarelli (Prima Montevarchi) ma approvata all'unanimità una risoluzione di Becattini (Pd) e Camiciottoli (Democratici e Progressisti) che impegna il sindaco a presentare entro febbraio un report sulla situazione di strade e segnaletica, con una proposta di interventi dettagliata sulla manutenzione. 

"Ci sono poi le casse di espansione di Scrafana e Pestello, per 1 milione e mezzo di euro, per le quali adesso sono terminati gli adempimenti burocratici. Tra le opere – aggiunge Bertini – anche la ciclopista dell'Arno, progetto organico della Regione, e la costruzione del parcheggio di via Montenero, per il quale a bilancio vanno 200mila euro. Sulle scuole, la fine di lavori finanziati alla scuola media di Levane, Pestello e Mercatale". Sul Piuss vanno a termine gli appalti aperti, con la fine del Palazzo del Podestà, lo Sferisterio, il centro storico, l'Urban Center al posto della vecchia biblioteca. Resta fuori l'ex Impero, per il quale si attende ora la firma della convenzione perché avvenga il passaggio a proprietà comunale. 

Sul versante delle entrate, il comune fa fronte ad una ulteriore riduzione dei trasferimenti dallo Stato per mezzo milione di euro, attestandosi per il 2016 a circa 450mila. "Ma le tasse restano invariate, nessun rialzo: è così da tre anni, e vale non solo per i tributi comunali, ma anche per i servizi come mensa, trasporto scolastico, rette della Rsa", sottolinea ancora la vicesindaco. 

Ma dalle opposizioni sono arrivate aspre critiche. "Sul piano delle opere – ha commentato Bucci – è assurdo vedere come le coperture dovrebbero essere garantite da vendite di beni pubblici come l'ex Ater o da project financing: in sostanza, si basa il piano sul nulla. Poi: la spesa per le politiche sociali subisce un taglio netto, di oltre 1 milione di euro fra spese correnti e in conto capitale. Le tasse non si alzano? Per forza! Sono già le più alte di tutto il bacino valdarnese".

E Bindi ha aggiunto: "Un bilancio praticamente uguale a uello dello scorso anno, non posso che esprimere giudizio negativo. Progetti non concretizzati, forti dubbi di legittimità, le casse d'espansione ancora rimandate con la grave conseguenza che il centro storico non è in sicurezza, e non si potrà toccare nemmeno una pietra!".

Ai dubbi si è aggiunto anche Camiciottoli: "Denoto una serie di criticità che mettono fortemente a rischio la legittimità del piano e delle sue coperture. Per questo ho richiesto una serie di pareri. Il Documento unico di programmazione è illeggibile; inoltre, ad esempio sul fronte del servizio dei rifiuti, non ci sono le modifiche attese in bilancio, come ad esempio per le imprese che pagano due volte lo smaltimento". 

Il nodo della questione opere pubbliche si è consumato intorno alla cosiddetta Cittadella dello Sport di via Chiantigiana. Dopo i problemi venuti a galla nei giorni scorsi, con la concessione edilizia che è stata smarrita, il pressing delle opposizioni si è fatto sentire. E il sindaco Grasso si è presentato in Consiglio con un impegno: "L'amministrazione si assume l'impegno, entro febbraio, di fare chiarezza sulla questione. Se entro febbraio il dirigente comunale riesce a ricostruire il fascicolo relativo all'area, allora sarà apportata in seguito una modifica al piano annuale. Altrimenti il progetto sarà rimandato agli anni successivi". Una mossa che le opposizioni hanno definito completamente illegittima, sollevando una serie di rilievi tecnici sulla procedura proposta. 

Ha collaborato Federica Crini

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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