22, Novembre, 2024

I carabinieri del nucleo Cites sequestrano il Caracal smarrito a Figline e denunciano la proprietaria

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Ha avuto sviluppi la vicenda del Caracal smarritosi a Figline, dove si trovava insieme alla famiglia di origine polacca in vacanza in camper al Campeggio, e ritrovato dopo giorni di ricerche: i carabinieri del nucleo Cites di Firenze lo hanno sottoposto a sequestro presso la Asl Toscana centro ed hanno denunciato la proprietaria per aver introdotto in Italia una specie pericolosa.

Malibu, un felide selvatico di sei mesi, detto Lince del deserto, diffuso in alcuni paesi europei come animale d’affezione, dopo essersi perso è stato ritrovato da personale specializzato e portato presso le strutture della ASL Toscana a Firenze.

“Dalle informazioni ricevute dalla proprietaria e dall’esame della documentazione esibita, Malibu è risultato essere un esemplare di Caracal nato in cattività presso un allevamento belga, non ibridato e dunque classificato dalla normativa italiana quale animale pericoloso e non detenibile. Diversamente in Polonia e in altri Paesi della UE, non esiste il divieto di detenzione per i privati di talune specie di animali pericolosi”.

I carabinieri del nucleo Cites spiegano ancora: “Dal punto di vista della normativa CITES, i documenti presentati a corredo dell’animale facevano emergere la legalità della sua detenzione, essendo la specie inclusa nell’allegato B del Reg. CE 338/97, che regolamenta il commercio internazionale di specie animali e vegetali in via d’estinzione e lo inserisce in un regime di protezione più attenuato rispetto alle specie dell’allegato A. È stata riscontrata anche la regolarità del passaporto sanitario dell’esemplare, rilasciato dall’autorità veterinaria polacca. La proprietaria era convinta, per informazioni assunte in tal senso presso le autorità veterinarie polacche, in previsione del viaggio in Italia, della liceità dell’introduzione di tale esemplare in Italia”.

Il Nucleo CITES di Firenze ha denunciato la donna per violazione della legge 150 del 1992 che stabilisce il divieto di detenzione di “mammiferi e rettili provenienti da riproduzioni in cattività che costituiscano pericolo per la salute e per l’incolumità pubblica” ed hanno sottoposto a sequestro l’animale presso la sede della ASL Toscana Centro di Firenze, “in attesa che la magistratura ne disponga una più idonea collocazione”.

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