10, Maggio, 2024

Guasto ad un regionale, pendolari chiusi a bordo per oltre un’ora. “Tenuti sotto sequestro e senza spiegazioni”

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Parlano di “sequestro” e di “prigionia”, i pendolari che stamattina si sono ritrovati a bordo del Regionale 4070: il treno infatti, diretto a Firenze, si è fermato poco dopo la partenza dalla stazione di Figline e si è bloccato, probabilmente per un guasto. Senza spiegazioni chiare a bordo, i pendolari hanno atteso a lungo una ripartenza che non è mai arrivata, poi dopo un’ora e mezzo chiusi nel treno, mentre altri convogli passavano al loro fianco, sono stati riportati indietro a Figline, tra rabbia e amarezza per aver perso ore di lavoro.

La testimonianza di un pendolare valdarnese che ha scritto a Valdarnopost: “Stamattina Il treno diretto 4070 delle 8.09 da Figline Valdarno si è fermato subito dopo la stazione per un guasto. Abbiamo fatto tre false partenze, fermati dopo aver percorso poche centinaia di metri e dopo qualche chilometro, prima della galleria, siamo rimasti fermi a lungo. Motivo comunicato guasto agli impianti di sicurezza, e dopo quindici minuti, mentre vedevamo passare accanto a noi in entrambe le direzioni diversi Freccia Rossa e Italo, nuova motivazione: guasto all’SMC. Info avute solo dopo molto e dietro urla dei passeggeri alla cabina del capotreno che non è comunque uscito. Poi verso le 9.30 la decisione di riportarci in stazione a Figline, dove siamo tornati solo alle 9.50 avendo perso la possibilità di prendere 8.21 o 8.49 o 9.18”.

“Il guasto è ammissibile, la sua gestione no”, scrive ancora il pendolare. “Finestrini bloccati, caldo torrido e nessun controllore a cui segnalarlo. 4 ore di lavoro da scalare dallo stipendio e dato che ho l’abbonamento, mi dicono che non posso chiedere il rimborso.  orrei avere più che delle scuse via mail. I continui disagi sono al limite della sopportazione e oggi veramente si è passato ogni limite”.

Anche sulla pagina facebook del Comitato dei pendolari i commenti non sono molto diversi: “Questo è veramente troppo, siamo prigionieri da un’ora nel 4070 a Figline, possibile che non ci sia rispetto per chi lavora”. “Informazioni date con il contagocce e sotto richiesta di passeggeri che sono andati a bussare alla porta chiusa in testa al treno”. “Senza contare minimamente che la cosa per i più sensibili può causare ansia e attacchi di panico. Non è che a tutti faccia piacere stare sotto sequestro per ore”. “Io sono tornata a casa e ho perso una giornata di lavoro. Chi mi ‘ripaga’ questo danno??? Non se ne può più”. “Vergognosa! Sequestrati per 1 h e mezzo. Con comunicazione indecifrabili”.

Intanto il portavoce del Comitato Pendolari del Valdarno, Maurizio Da Re, sottolinea come nonostante i numerosi disservizi a gennaio non è scattato il bonus per la linea Aretina, anche se solo per un soffio: “Niente bonus. A gennaio i nostri treni sono stati ‘più affidabili’ (ma di pochissimo) dei mesi precedenti, quando sono scattati i bonus ritardi”. E torna a chiedere l’atteso incontro con la Regione: “Ma il nuovo incontro fra Regione, Rfi, Trenitalia e i sindaci del Valdarno fiorentino e aretino, indicato per fine gennaio inizio febbraio, a cui si era chiesto di partecipare, che fine ha fatto?”.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati