Gli amici e i compagni di classe hanno ricordato Iulian Maritcu, il giovane che perse la vita un anno fa in un terribile incidente mentre era in bicicletta, al termine degli esami di terza media. Piantato un susino da fiore nel giardino della Leonardo Da Vinci, in sua memoria. E la dirigente scolastica consegna alla madre il diploma che lancia un appello ai giovani: “Un anno pieno di dolore. Quando siete sulla strada, state attenti, non si sa mai quello che può succedere”.
Un albero rosso per ricordare Iulian. Ieri gli amici hanno piantato un susino da fiore per ricordare il compagno di classe scomparso esattamente un anno fa a seguito di un terribile incidente.
Era un sabato come quello di oggi quando, in bicicletta con gli amici al termine degli esami, si verificò – per la strada che conduce da Figline a Gaville – il terribile scontro con una vettura. Iulian non riuscì a salvarsi e ieri i compagni di classe e gli amici lo hanno ricordato piantando un susino da fiore in mezzo a cinque frassini, aiutati dagli operai del Comune. “Così – dicono – chi passerà di fronte alla scuola Leonardo Da Vinci si domanderà il motivo di quella pianta rossa in mezzo a tanto verde”.
Presenti, oltre alla madre Elena, ancora sconvolta dal dolore, anche il sindaco Giulia Mugnai, l’assessore Mattia Chiosi, Don Giovanni Sassolini e l’associazione Valdarno in bici. Subito dopo aver piantato il susino, la dirigente scolastica Lucia Maddii ha consegnato alla madre il diploma del figlio. Quel diploma che con tanta fatica Iulian aveva conquistato, arrivato dalla Romania, tre anni prima per raggiungere in Italia la madre.
Elena ha letto i ricordi ed i sogni del figlio: dal primo amore, al legame molto forte con il suo Paese natale, fino ai progetti per il proprio futuro. Nonostante i suoi 15 anni, era un ragazzo grande Iulian, come tutti quei ragazzi che hanno dovuto cambiare da un giorno all’altro la propria vita.
La madre non è riuscita a fermare le lacrime: "Ringrazio tutti, attendo ancora che Iulian ritorni a casa. Se ne era andato la mattina per sostenere gli esami e non ho avuto il modo nemmeno di riabbracciarlo. Erano giorni felici e adesso non passa giorno che non pensi a lui”. Poi ha lanciato anche un messaggio ai suoi coetanei: “State attenti quando siete sulla strada, non si sa mai quello che può succedere”.