24, Novembre, 2024

Franca Binazzi alla guida di Cna Arezzo, è la prima donna e prima valdarnese a presiedere l’associazione

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L’elezione questa mattina, dopo le dimissioni due mesi fa di Valter Bondi. La Binazzi è riuscita a ottenere il favore degli esponenti di tutte le zone della Cna aretina: per lei un doppio primato, essendo non solo la prima valdarnese alla guida della Cna provinciale, ma anche la prima donna

È Franca Binazzi la nuova presidente della Cna di Arezzo: per la prima volta alla guida dell'associazione aretina degli artigiani si siede una donna, e per la prima volta la presidenza è espressa dal Valdarno, che guadagna così un ruolo di estremo rilievo nel mondo dell'associazionismo produttivo e artigianale. 

L'elezione di Franca Binazzi è avvenuta questa mattina. Intorno al suo nome si erano già evidenziati favori pressoché unanimi da tutte le altre rappresentanze di vallata. Due mesi fa la Cna di Arezzo aveva vissuto un periodo di difficile trasnizione con le dimissioni di Valter Bondi, che durante la sua presidenza aveva aperto dei problemi di impostazione politica dell'associazione. A Bondi l'Assemblea provinciale ha espresso il ringraziamento per il lavoro svolto, mentre la nuova presidentessa ha confermato l'incarico di Direttore generale a Nicola Tosi. 

Franca Binazzi, 54 anni, sposata e con due figli, laureata in sociologia, dirige con il marito la Confezioni Bilò di Levane, azienda di alta specializzazione nella moda femminile, che collabora con importanti griffe del settore. Dal 2011 è Presidente di Cna Valdarno e, dallo stesso anno, vice Presidente provinciale dell’associazione. Nel 2013 è stata tra i firmatari del protocollo per la nascita del Comitato Unitario delle categorie economiche della vallata, con l'obiettivo di dare più forza al sistema economico del Valdarno. Costante e proficuo il suo impegno nel confronto con gli enti locali per la semplificazione tributaria e l’alleggerimento della pressione fiscale e al tavolo tra istituzioni locali, aziende di servizi e categorie economiche.

La sua impresa è alla quarta generazione. Prende avvio nella seconda metà dell’Ottocento come sartoria per abiti da uomo. Attività che passa di padre in figlio fino a diventare, alla metà del secolo scorso, una delle più importanti del Valdarno con 15 addetti. “Sono tre gli elementi che possono contribuire a spiegare il successo dell’impresa attraverso quattro generazioni dall’Ottocento ad oggi: la prima è la passione per questo lavoro, la seconda è il continuo aggiornamento, la terza è la capacità imprenditoriale di stare sul mercato”. L’azienda realizza modelli e abiti per Versace, Cavalli e altri importanti marchi italiani e internazionali dell’alta moda.

“Ho in mente una CNA guidata da un gruppo dirigente coeso – ha detto Franca Binazzi – che ascolta e trova soluzioni insieme agli associati, forte del fatto che il territorio aretino è una piccola realtà che consente il rapporto diretto con le imprese ed i cittadini. Un'Associazione consapevole di essere in una dimensione a fortissimo tasso non di semplice evoluzione ma di radicale trasformazione, capace di un dialogo non puramente rivendicativo ma propositivo con le istituzioni”.

E sul metodo: “Partecipazione e responsabilità attraverso un percorso di condivisione di  strategie con i cardini associativi: territorio e categorie. Sono i veri motori dell'Associazione, in grado di raccogliere opinioni e tradurle in risposte utili alle imprese, guidati da dirigenti capaci di mettere in rete politiche, interessi e obiettivi assumendosi ciascuno responsabilità e impegni concreti. Quindi maggiore peso alle politiche territoriali e alle sinergie fra categorie, con il supporto di una struttura organizzativa che sta continuamente investendo su se stessa per ottimizzare azioni sindacali e servizi.

Binazzi conclude: “Le azioni devono essere immediate e concrete perché il dilatarsi dei tempi tra ideazione e realizzazione, acuisce le difficoltà delle aziende. Le mie priorità? Accesso al credito, contrasto all'eccessiva burocrazia e alla pressione fiscale, lotta all'abusivismo, attivando un confronto costruttivo ma incisivo con gli enti e le istituzioni territoriali”. Nel corso dell’Assemblea che l’ha eletta, Franca Binazzi ha rivolto anche un appello all’associazione: “Siamo tutti chiamati ad un grande sforzo di unità e di solidarietà, di capacità progettuale e di azioni finalizzate ad esplorare strade nuove. Quindi delineare strategie positive e  ridare motivazione e speranza ai nostri associati. Un’associazione capace di essere un soggetto di riferimento anche per le istituzioni e la società civile”.
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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