23, Aprile, 2024

Finto contratto come collaboratrice domestica di un ignaro valdarnese: due denunce dei carabinieri

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Nei guai è finita non solo la donna, che aveva utilizzato l’escamotage per ottenere il permesso di soggiorno; ma anche il consulente del lavoro sangiovannese che l’ha aiutata con la frode

Risultava assunta come collaboratrice domestica di un cittadino valdarnese, residente nel comune di Laterina e Pergine, che però era completamente ignaro di tutto questo. Tanto che quando si è visto chiedere dall'Inps circa 5mila euro di contributi non versati, proprio per questo contratto di lavoro di cui non sapeva nulla, si è rivolto ai carabinieri di Arezzo. 

È partita così una indagine che ha portato, alla fine, alla denuncia di due persone per truffa e frode: nei guai la finta collaboratrice domestica, una donna albanese, e il professionista che l'aveva aiutata nelle pratiche, un consulente del lavoro di San Giovanni. 

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, infatti, i due avevano utilizzato i dati personali del valdarnese, compresi i codici di accesso al portale dell'Inps, per attestare il rapporto di lavoro come collaboratrice domestica, un lavoro in realtà inesistente. L'obiettivo era di far ottenere alla donna il permesso di soggiorno. 

Il consulente del lavoro e la donna albanese sono stati quindi denunciati per i reati di truffa ai danni dello Stato, frode informatica, sostituzione di persona, falso in atto pubblico e alterazione o contraffazione di documenti idonei al rilascio o rinnovo del permessi di soggiorno.

 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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