23, Aprile, 2024

Filiera corta, fagiolo zolfino, piccoli vignaioli: il Valdarno protagonista a Torino. Arriva anche l’app di Slow Food

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La condotta Slow Food Valdarno al Salone del Gusto di Torino fa da vetrina per il territorio. In mostra tutte le eccellenze, presentate pure attraverso una nuovissima app mobile. Tra i temi sul tavolo, però, anche la pessima annata per l’olivicoltura, colpita dalla mosca olearia

Tre giorni da protagonista, per il Valdarno, al Salone del Gusto di Torino. Presenti non solo una serie di produttori locali, ma anche la Condotta Slow Food del Valdarno, rappresentativa di tutto il territorio. E quindi c'è spazio per tutte le eccellenze: i vini 'di nicchia', il fagiolo zolfino, il pollo del Valdarno, la tarese, e così via. Presenti i produttori, le associazioni che li raggruppano, ma anche i rappresentanti delle amministrazioni comunali valdarnesi. 

Slow Food presenta per l'occasione la nuovissima App, dedicata proprio ai prodotti di punta del Valdarno. Un progetto innovativo per filosofia e proposta, tra i primi di questo genere nel panorama italiano, "Valdarno Slow App", sviluppata da OpenBox, permette di avere in tempo reale informazioni riguardanti le aziende produttrici associate, i prodotti, i mercati. Una banca dati interattiva per il consumatore: per ognuna delle voci di menù è possibile avere caratteristiche, contatti, indicazioni stradali. Grazie alla geolocalizzazione, inoltre, chi la scarica può in ogni momento verificare le aziende, gli eventi o i singoli mercati vicini alla sua posizione.

Non c'è solo la tecnologia, comunque. Dall'inaugurazione del Salone, giovedì, Slow Food Valdarno ha presentato laboratori sugli orti scolastici (in Valdarno già sperimentati con alcuni istituti comprensivi); il progetto per le mense a filiera corta (in servizio a Terranuova, San Giovanni, e nelle scuole di Laterina, Pergine e Bucine); e le eccellenze del territorio, come il fagiolo zolfino della Setteponti. Oltre ad aver proposto, in chiusura, un'ampia degustazione di vini del Circolino dé Vignerons, piccoli produttori locali. 

Non è mancato l'approfondimento sull'annata nera per la produzione di olio, considerato l'oro verde del Valdarno. Ad illustrare la situazione, è stato Paolo Scialla, collaboratore della Guida Olii Slow Food. "Purtroppo quest’anno la situazione olio è disastrosa, a causa della mosca, delle piogge e anche delle forti escursioni termiche che hanno contraddistinto il 2014. Poche zone si sono salvate". Restano, per ora, le produzioni di olio 2013, "buoni e con una tenuta di cui mi sono sorpreso". Ma il 2014 ha portato ad un olio "non fruttato, un olio quasi acquoso, fluido in bocca, non denso. E avremo poco 'extravergine' perché l’olio di quest’anno, a causa di tutto ciò che abbiamo detto prima, non ha le caratteristiche per essere così definito".  

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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