L’avvocato che fu sindaco di Montevarchi per qualche mese, nel 1993, entra nel clima pre-elettorale e spinge le liste civiche “alternative al centrosinistra” ad unirsi in una alleanza che possa trovare credibilità fra i cittadini
Lo definisce un "modesto contributo alla riflessione", Felice Torzini. Nella sostanza è l'invito ad una alleanza fra tutte le liste civiche montevarchine che non si riconoscono nel centrosinistra. E così, l'avvocato che fu protagonista dell'unica legislatura "alternativa" a Montevarchi, quando nel 1993 la sua lista di centrodestra vinse per quattro voti e Torzini ebbe il tempo di governare Palazzo Varchi per qualche mese, prima che il riconteggio assegnasse la vittoria a Rolando Nannicini, torna a dire la sua su Montevarchi.
Lo fa con una sorta di lettera aperta, che titola proprio "Alleanza civica". Un'idea che sembrerebbe guardare con un certo interesse alla vittoria di Ghinelli ad Arezzo, candidato sindaco di una coalizione che ha riunito partiti e movimenti civici di centrodestra. Ma Torzini puntualizza: "In questo momento viviamo la crisi di molti partiti, e questa crisi a livello locale rischia di determinare talvolta uno scontro personale tra i cosiddetti politici e favorire il frazionamento, specie nell'area che non fa parte del centrosinistra".
L'idea, insomma, è che l'alternativa all'attuale governo cittadino può farcela solo se si unisce. "La città ha bisogno di altro! E' necessario ripartire dai problemi concreti e ricercare la capacità di un progetto che non sia la cantilena poi dimenticata di chi risolve tutti i problemi, senza poi dare risposte concrete. A Montevarchi credo che – scrive Torzini – una volta individuato un progetto serio, occorra trovare credibilità di fronte alla gente".
"Sarebbe dunque auspicabile che, a fronte di un raggruppamento di centrosinistra che si sta organizzando, si riuscisse a far nascere un'alternativa seria rappresentata da un'alleanza civica fra quanti possono dare un contributo positivo. Bisogna cominciare a ragionare insieme fra cittadini, associazioni e partiti, mettere da parte le divisioni personali e i vecchi rancori in nome di una città e una comunità che ha bisogno di un progetto di rilancio. Da Montevarchi può venire l'esempio – conclude Torzini – se coloro che hanno a cuore le sorti della loro realtà saranno capaci di ritrovarsi partendo dagli interessi della comunità".