24, Dicembre, 2024

Ex Toscana Tabacchi, interviene il consigliere regionale Mugnai: “Sito da sanificare”

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Dopo le recenti segnalazioni sulle criticità della copertura dopo il vento degli ultimi giorni, Mugnai ha presentato un’interrogazione in consiglio regionale per chiedere conferme su presenza di eternit, su eventuali interventi delle autorità competenti e sottolineando la necessità di una bonifica

Dopo la segnalazione sulle criticità della copertura dell’ex Toscana Tabacchi ad Ambra, è intervenuto il consigliere regionale Stefano Mugnai con un'interrogazione per chiedere chiarimenti sulla presenza di eternit e sottolineare la necessità di un intervento sull'immobile "da troppo tempo in stato di abbandono".

Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale e vicepresidente della Commissione sanità ha chiesto alla Giunta della Toscana delle garanzie sull'attuale situazione, oltre a sollecitare una bonifica dello stabilimento. "Il vento di alcuni giorni fa ha alzato una parte della copertura presumibilmente in eternit che sarebbe ricaduta nel piazzale e anche in parte sull'adiacente via Marconi. Il caso preoccuperebbe la cittadinanza per eventuali ricadute ambientali e per la sicurezza sulla salute umana, a causa della polvere dispersa in seguito alla rottura della copertura".

Mugnai, inoltre, chiede di stabilire con certezza la natura del materiale sollevato dal vento, se è presente amianto sul tetto, "se siano intervenute le competenti autorità sanitarie regionali quali Arpat e Asl, quali siano i risultati dei rilievi effettuati e se vi siano problemi di inquinamento ambientale, se sia in pericolo la salute umana degli abitanti della frazione Ambra.

Infine, il documento firmato dal consigliere domanda al sindaco di Bucine se "abbia fatto effettuare controlli e preso provvedimenti per mettere in sicurezza l’immobile dell’ex Toscana Tabacchi". Nei giorni scorsi, dopo l'ultima segnalazione, il primo cittadino aveva sottolineato l'impossibilità di intervenire direttamente da parte dell'amministrazione.

Lo stabilimento è chiuso da circa dieci anni e in stato di abbandono: attualmente la pratica è in mano al Tribunale per la procedura fallimentare. Già nel 2013 si era verificato uno sversamento nel torrente Ambra di materiale lasciato all'interno senza bonifica, con conseguente intervento della Forestale. 

 

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