Dopo l’incontro di ieri con la GE Group, l’azienda che ha firmato il preliminare di acquisto del sito ex Bekaert, la Cisl interviene con una nota firmata da Flavia Capilli ,Fim Cisl Toscana; Gino Turrini, Fim Cisl Toscana; Fabio Franchi, Ust Cisl Firenze Prato. Una nota in cui si esprime cauto ottimismo per un progetto “futuristico e ambizioso”, e si sottolinea la necessità di monitorare l’andamento anche perché i tempi saranno necessariamente lunghi.
“Durante l’incontro in Regione Toscana – si legge nella nota – le Organizzazioni sindacali di Fim , Fiom e Uilm e Cgil Cisl e Uil hanno avuto modo di conoscere meglio il progetto, raccomandando un’attenzione particolare rivolta in primis a quei lavoratori ancora inoccupati che sono stati licenziati dalla Bekaert, a chi di loro è ancora a contratto determinato e poi a sostegno dell’occupabilità tutta di lavoratori del territorio, come da Protocollo sottoscritto dalla Regione Toscana con Cgil, Cisl e Uil”.
“Il progetto – spiega la Cisl – prevede la riconversione e lo sviluppo del sito di Figline con l’espansione del settore di produzione dell’idrogeno e della sostenibilità ambientale. Un progetto futuristico che prevedrà la costruzione nell’area della Bekaert di un condominio energetico da cui una società trae beneficio dalla produttività e dalla cooperazione di un’altra società condomine. Ambizioso e complesso il processo di riconversione industriale per lo sviluppo dell’economia circolare che mette al centro la tutela ambientale, un futuro di transizione energetica e il benessere dato da una tipologia di lavoro che poco ha a che vedere con il concetto classico di fabbrica”.
“Crediamo – conclude la Cisl – che serva prudenza e coraggio nel seguire costantemente il progetto, avendo anche la certezza che un cambio culturale di approccio al lavoro e alla sostenibilità a cui siamo abituati, deve arrivare. I tempi non saranno certo brevissimi e servirà una mole di formazione mirata alle professioni del futuro che si svilupperanno nella nuova “fabbrica”. Per questo come Fim Cisl abbiamo chiesto alla società capofila e alle Istituzioni di monitorare, con incontri ad hoc, i progressi e i passi in avanti che il progetto farà, in modo anche da dare gambe ancora più veloci al ricollocamento dei tanti lavoratori rimasti senza occupazione del territorio, a partire proprio dagli ex Bekaert non ancora ad oggi impiegati. La Fim Cisl Toscana e la Cisl Firenze Prato, con la giusta moderazione nel facile entusiasmo e con l’ attenzione che merita il percorso di riconversione , rimarranno coerenti con il loro ruolo di tutela e sviluppo del tessuto industriale del territorio, fin troppo ferito da eventi non sempre di facile risoluzione”.