A fine marzo le Direzioni dei Coordinamenti Territoriali dovranno deliberare una rosa di nomi per i rispettivi collegi da sottoporre alla Direzione regionale, che entro il 10 aprile dovrà votare le liste definitive per tutti i collegi. Il Valdarno spaccato in due collegi: quello di Arezzo e quello di Firenze2
Nei circoli del Partito democratico in realtà si lavora già da settimane, a caccia del nome del candidato al consiglio regionale: ma ora il Pd della Toscana ha fissato le regole con cui presentare le candidature. E insieme ai criteri, anche le date sono state fissate sul calendario, presumendo che probabilmente le elezioni regionali si svolgeranno il prossimo 10 maggio.
Fra il 23 e il 25 marzo le Direzioni dei Coordinamenti Territoriali saranno convocate per deliberare, con il voto favorevole dei due terzi dei componenti, una rosa di nomi che risponda a criteri come parità di genere, radicamento territoriale, proiezione regionale, competenza, pluralità e apertura alla società, da sottoporre alla Direzione regionale che entro il 10 aprile dovrà votare le liste definitive per tutti i collegi.
Due le modalità di presentazione candidature. Il candidato può avvalersi di un numero di firme tra gli iscritti del suo collegio stabilito tra un minimo del 4% e un massimo del 6% dei tesserati certificati 2014 in almeno il 30% dei comuni dell’ambito territoriale del collegio. Oppure il 15% di firme dei componenti dell’assemblea territoriale. Le firme vanno raccolte a partire dalle ore 9.00 del 9 marzo e fino alle ore 20 del 18 marzo 2015.
Il Valdarno si muove in dure direzioni vicine e opposte. Quello fiorentino gioca la sfida forse più dura: appartiene infatti al collegio Firenze2, insieme a Mugello e Chianti. Per il Pd questo collegio può esprimere al massimo 6 candidati consiglieri. E dunque ci sarà da trovare candidati di peso, capaci di passare e rappresentare il Valdarno fiorentino in ambito regionale, visto che già la Città metropolitana non ha al suo interno nemmeno un esponente valdarnese.
Il Valdarno aretino si inserisce invece come da tradizione nel collegio di Arezzo. E comunque anche qui c'è da fare i conti con la concorrenza: le candidature che il collegio può proporre sono infatti al massimo 8. Serve un nome di peso per andare avanti. Nelle segreterie comunali e nei circoli del Pd è iniziata la difficile fase di confronto sui nomi: e nessuno si sbottona. Nemmeno sulle intenzioni dell'attuale consigliere regionale del Pd che rappresenta il Valdarno, cioè Enzo Brogi, il cui secondo mandato (è stato eletto prima nel 2005 e poi di nuovo nel 2010) volge al termine.