Ricci ha già escluso l’ipotesi di apparentamenti, qualche giorno fa. Oggi il candidato di Montevarchi Democratica, Francesco Maria Grasso, commenta deluso: “Non è quello che volevano gli elettori”. In una lettera aperta, Ricci apre uno spiraglio: “L’apparentamento avrebbe il sapore di una spartizione di poltrone, però incontriamoci e confrontiamoci”
Poche, amare, parole per commentare il silenzio del Pd, nel post-elezioni: il tema è quello dei possibili apparentamenti, già scartati per la verità da Paolo Ricci, candidato della coalizione. E oggi Francesco Maria Grasso commenta con delusione questa scelta.
"Esprimo queste considerazioni a titolo personale e con grande tristezza. Siamo ormai al quinto giorno dopo il voto del 5 giugno, senza nessuna notizia pervenuta dal Partito democratico, forza di maggioranza del centrosinistra. Al contrario il candidato della coalizione di centrosinistra Paolo Ricci ha parlato solo per escludere ogni apparentamento con qualsiasi lista".
"Ne prendiamo atto – dice Grasso – ma non era la volontà degli elettori. Quale Sindaco del Pd e fondatore del Pd esprimo il più profondo rammarico considerato che i programmi e gli obiettivi sono comuni e condivisibili. Sulle indicate basi non vedo un futuro positivo per il centro sinistra di Montevarchi".
Nel giro di pochi minuti, la replica di Paolo Ricci arriva sotto forma di lettera aperta, che riapre uno spiraglio puntando però non ad un apparentamento, ma a un "patto alla luce del sole".
Caro Francesco,
queste settimane che ci hanno visti contrapporre davanti all’elettorato costituiscono per me e, credo, anche per te una ferita personale. Continuo a ritenere che le primarie a cui abbiamo partecipato avessero sancito un risultato a cui tutti noi eravamo obbligati ad attenerci, ma non voglio riaprire una discussione che ci vede ovviamente di diverso avviso. Riconosco il rilievo del risultato elettorale della tua lista e in specie tuo personale, che ha raccolto il consenso di tanti elettori storici del centrosinistra.
Credo che tutti noi, con i partiti e i movimenti della nostra area, dobbiamo riflettere sugli errori commessi che hanno portato alla divisione delle forze progressiste e rischiano di consegnare il nostro Comune ad i partiti di destra camuffati sotto spoglie civiche. Per parte mia sono pronto ad assumermi la mia parte di responsabilità, riconoscendoti come interlocutore politico di primo piano per avviare una fase nuova della nostra città.
Converrai con me che questo non può avvenire con un apparentamento al ballottaggio che avrebbe inevitabilmente il sapore di una spartizione di spazi di potere. La città ci chiede di essere garanti di un profondo rinnovamento, anche generazionale, che apra la strada a persone e energie nuove, rendendo di nuovo attrattivo l’impegno politico nel centrosinistra a chi aspira al cambiamento e all’innovazione.
Ti propongo perciò un patto alla luce del sole, nelle distinte posizioni che ci sono state assegnate dall’elettorato, per essere insieme a me garante del superamento di logiche vecchie e di vecchi gruppi di potere. Apriamo insieme la strada ai giovani e a chi scommette sul futuro. Garantiamo a Montevarchi la continuità delle buone amministrazioni degli ultimi decenni, rompiamo con il riflesso condizionato del risentimento e riportiamo serenità e fiducia nella nostra città. Non fa bene a Montevarchi e alla sinistra in particolare il condizionamento di una contrapposizione tra due componenti: aiutami a consegnare alla storia questa contrapposizione evitando che perduri nel tempo. Sono certo, inoltre, che possiamo trovare sinergie importanti nei nostri programmi elettorali e nelle priorità amministrative.
Ti propongo perciò di incontrarci pubblicamente e di avviare una riflessione serena e costruttiva nell’interesse di Montevarchi. Sono certo che sarai sensibile a questo appello perché conosco l’amore che porti verso la nostra città e sono certo che non vorrai gettare a mare una storia che hai contribuito a costruire negli ultimi decenni.
Con viva speranza,
Paolo Ricci
