Per le prossime elezioni amministrative di Bucine, il PD ha scelto come candidato a sindaco Paolo Nannini, attuale segretario comunale del Partito democratico, già primo cittadino del comune del 1995 al 2004 ed ex Presidente di “Nuove Acque”. Paolo Nannini ufficializza così la sua candidatura e scende in campo con “Per una comunità attiva”.
Le parole del candidato sindaco Paolo Nannini sulla rottura all’interno del PD: “All’interno del Partito non abbiamo trovato l’accordo con Nicola Benini, perché le distanze fra lui e i cittadini si erano dilatate non poco, quindi il PD mi ha chiesto la candidatura. Non mi bastava la richiesta del partito così sono andato nelle frazioni del Comune e ho parlato con i cittadini e mi hanno incitato a candidarmi. Essendo segretario comunale attuale del PD, e dato che il partito me lo ha richiesto assieme ai cittadini, a questo punto ho fatto la mia scelta. Ma non prima di aver fatto l’ultimo tentativo con Benini: ho chiesto di fare le primarie, poi di fare un passo indietro entrambi, trovando un terzo candidato, ma alla fine mi facevo indietro solo io. Dato che il Partito votava per il 90% me come candidato, non si può parlare di divisione, ma di record di unità. Abbiamo fatto una coalizione larga, dal Movimento 5 stelle, fino alla Sinistra italiana, ai Verdi, ma con un simbolo “civico” che ci permettesse di parlare anche con la popolazione, dato che il sindaco è una persona di cui ci si deve fidare, l’ultimo punto dove i cittadini possono arrivare”.
“Io allora ho deciso di portare la mia esperienza con un rinnovamento – continua Nannini– Una coalizione di ragazzi giovani, in modo che in questi cinque anni, se sarò candidato, aiuterò anche a formarli per la prossima volta. Ho lanciato il progetto “Cittadella dello sport”, un punto di aggregazione per giovani, dove sarà possibile fare anche un dopo scuola. Poi c’è la parte degli anziani, dove c’è da fare dei servizi nelle frazioni, ma anche qui c’è da lavorare sui giovani: se non riusciamo a trattenere le giovani coppie diventa difficile mantenere il territorio. L’idea è quella di avere un “ufficio mobile” come punto di informazione per cittadini, come aiuto per coloro che non sono digitalizzati. Un “sindaco di frazioni piccole”, pensando, però, che il progetto è complessivo:cittadini, associazioni, che dai noi sono tante, e aziende. Ho intenzione di chiedere alle aziende di fare insieme al comune un asilo aziendale, messo in cooperativa, ancora è da studiare, per aiutare e facilitare in qualche modo le nascite fra le giovani coppie”.
Sul turismo e la valorizzazione del comune, ancora Nannini: “Questo deve funzionare anche insieme al turismo e all’agricoltura perché se noi facciamo funzionare le aziende e vendiamo ai nostri turisti non solo il paesaggio, ma anche i nostri prodotti, allora l’economia inizia a girare. Tutto parte dal ricreare un buon clima nella macchina comunale e poi con i cittadini. Un’ amministrazione trasparente, giovane e dinamica che si avvale dell’esperienza che ho avuto in questi anni anche in altri settori. Domani, peraltro, inaugureremo il depuratore di Ambra, anche se non mi faranno parlare dato che non sono più il Presidente di “Nuove Acque”. Ho messo in cantiere molti depuratori nel comune, per un totale 6 milioni di euro, pagati col PNRR e in parte dagli utenti della provincia. Poi il sindaco ha deciso che non deve parlare il vicepresidente in questa occasione, ma solo lui e l’amministratore delegato, ma va bene così.
“A me non interessa parlare, mi interessa il risultato- conclude Paolo Nannini– Aver portato più soldi in questo comune con “Nuove Acque” di quanti il Comune ne abbia presi con il PNRR. Il mio ruolo non è di parlare o festeggiare, ma di ricreare le condizioni in questa comunità per renderla “attiva”, come dice il mio simbolo, tutti insieme per creare entusiasmo e far ripartire questo comune”.