27, Aprile, 2024

Ecco l’incubatrice super tecnologica per neonati da portare al Meyer: viaggerà anche con la Croce Rossa di Incisa

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Donata dalla Fondazione Meyer, si tratta di una incubatrice tecnologicamente all’avanguardia per far viaggiare i neonati che arrivano alla Terapia intensiva neonatale, anche con assistenza medica a distanza. Viaggerà anche a bordo dell’ambulanza per il trasporto neonatale della Croce Rossa di Incisa, una delle quattro associazioni toscane con questa collaborazione con il Meyer

Una incubatrice tecnologicamente all’avanguardia per far viaggiare i neonati che arrivano alla Terapia intensiva neonatale del Meyer nel modo più sicuro e protetto, con comfort e comodità che riproducono quelli garantiti dal pancione della mamma e l’assistenza medica, anche a distanza, di tutti gli specialisti di cui i piccolissimi hanno bisogno.

 

L’incubatrice appena arrivata grazie alla Fondazione Meyer, viaggerà anche nell'ambulanza per il trasporto pediatrico della Croce Rossa di Incisa: è una delle quattro associazioni di volontariato toscane che compone il sistema di trasporto che consente ai neonati gravemente pretermine e ai piccolissimi con patologie che necessitano di cure e terapie ultra-specialistiche di lasciare gli ospedali in cui sono nati per raggiungere, in condizioni di massima sicurezza, la Terapia intensiva neonatale del Meyer.

Queste ambulanze si riconoscono dalle altre per una cicogna che porta nel becco un fagottino: è questo il logo che campeggia sulle ambulanze dedicate al trasporto dei piccolissimi e fornite di una particolare attrezzatura. A metterle a disposizione, in questi anni, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, sono state quattro associazioni di volontariato: Croce Rossa di Bagno a Ripoli, la Croce Rossa di Incisa Valdarno, la Misericordia di Firenze e Misercordia di Campi Bisenzio. Un impegno premiato con il conferimento di uno speciale riconoscimento. 

La nuova incubatrice, appena presentata, rende tutto il sistema ancora migliore: è infatti dotata di apparecchiature avanzate in grado di renderla una vera e propria estensione della Tin, con un team di neonatologi e infermieri a disposizione pronti a entrare in azione, con tutta la strumentazione necessaria per trasformare i punti nascita in cui si trovano i neonati da trasportare in un reparto ultra-specialistico. Inoltre la super culla sarà dotata di un'unità di telemedicina, così da poter trasmettere in tempo reale i parametri del neonato al Meyer, dove un team multi-specialistico potrà consigliare le migliori terapie per il neonato. L’incubatrice sarà sempre a disposizione su un’ambulanza dedicata, ma all’occorrenza potrà salire anche a bordo di un elicottero o di un aereo. 

La novità è stata presentata al Meyer in una conferenza alla presenza di Alberto Zanobini, Direttore Generale del Meyer, mentre Marco Moroni, responsabile del Trasporto protetto neonatale del Meyer ha illustrato i dettagli del macchinario. A spiegarne i benefici per la Rete pediatrica toscana sono stati Francesca Bellini, Direttore Sanitario del Meyer, Carlo Dani, neonatologo di Careggi e professore ordinario di Pediatria dell’Università degli Studi di Firenze e Patrizio Fiorini, responsabile della Tin. Gianpaolo Donzelli, presidente della Fondazione Meyer, ha infine parlato del trasporto neonatale del Meyer che quest’anno compie ventidue anni. 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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