25, Aprile, 2024

Due giorni di fuoco sul Pratomagno per prevenire gli incendi boschivi

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Si chiama “fuoco prescritto”, un intervento realizzato dall’Unione dei Comuni del Pratomagno con il supporto dell’Organizzazione Regionale Antincendi Boschivi e delle associazioni di volontariato. Serve a rendere gli ambienti naturali più resistenti agli incendi

Il fuoco come strumento per prevenire gli incendi boschivi e conservare la biodiversità: è questo il senso dell'operazione che, tempo permettendo, sarà portata avanti il 13 e 14 gennaio sul Pratomagno. Operatori specializzati utilizzeranno il fuoco, sotto stretto controllo, per delimitare alcune aree e ripulirle, rendendo così il bosco più resistente in caso di un vero incendio.

Due i cantieri di fuoco prescritto che saranno messi in atto: lunedì 13 gennaio in località Casacce nel Comune di Loro Ciuffenna; martedì 14 invece in località Cocollo nel Comune di Castelfranco Piandiscò.

 

L'intervento sarà realizzato dall'Unione dei Comuni del Pratomagno con il supporto dell'Organizzazione Regionale Antincendi Boschivi e delle associazioni di volontariato antincendi boschivi. Questi cantieri fanno parte di un Piano di fuoco prescritto redatto nell’ambito della realizzazione del Progetto Life Granatha – “GRowing AviaN in Apennine’s Tuscany HeathlAnds”, che ha ricevuto un finanziamento europeo con l'obiettivo di migliorare lo stato di conservazione delle popolazioni di alcune specie di uccelli legate agli habitat di brughiera dei pascoli e dei cespuglieti montani del Pratomagno.

Questa tecnica si chiama “fuoco prescritto” e viene applicata seguendo scrupolosamente un progetto elaborato da personale abilitato. Gli operatori sono tutti esperti nell’uso delle tecniche di conduzione del fuoco. Si procede solo in presenza di precise condizioni meteoreologiche, in modo da non danneggiare il suolo, la fauna e la vegetazione che deve essere protetta. Il fuoco prescritto è una pratica consolidata i cui effetti vengono studiati fin dagli anni Sessanta e in alcune realtà forestali europee è una prassi usuale.

In molte parti del mondo da anni il fuoco è utilizzato da personale esperto per limitare la quantità di materiale vegetale infiammabile e per rendere gli ambienti naturali più resistenti agli incendi. Il tutto senza danneggiarli e senza danneggiare chi ci abita. Negli ultimi anni questa tecnica sta iniziando ad essere usata nel mondo e in Europa per il mantenimento e la gestione di particolari habitat naturali. Il progetto LIFE Granatha la sta sperimentando con successo nel mantenimento degli arbusteti, habitat d‘elezione per diverse specie di uccelli fortemente minacciate in Italia e in Europa e che rischiano di scomparire. I risultati dei primi interventi realizzati in Toscana, ormai da diversi anni, sono incoraggianti sia dal punto di vista della prevenzione antincendio che dal punto di vista naturalistico.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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