20, Novembre, 2024

“Difendiamo il centro storico”: nasce un Comitato che subito lancia una raccolta di firme

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Si chiama Comitato trasversale di cittadini “Io abito a Castello” e ha lo scopo di trovare soluzioni per mantenere integro il patrimonio artistico e architettonico di uno dei Borghi più belli d’Italia. Dieci le proposte rivolte all’amministrazione comunale

Chiedono la difesa del centro storico di Castelfranco e la salvaguardia di uno dei Borghi più belli d'Italia i cittadini che riuniti nel Comitato trasversale "Io abito Castello" hanno avanzato proposte all'amministrazione comunale, dieci in particolare, e lanciato una raccolta di firme.

Il Comitato parte dall'assunto che l'apertura del centro al traffico sia negativo al turismo e al quotidiano vivere dei residenti e dei commercianti.

"I mesi di apertura totale della piazza non hanno prodotto risultati in termini di valorizzazione e promozione del paese (fuga dei turisti che non hanno nessun luogo apprezzabile per soffermarsi e niente da visitare) e solo importanti disagi per i cittadini: ingressi delle case inaccessibili, incidenti anche gravi, continuo pericolo per i bambini, difficoltà per i pedoni. Inoltre la chiusura di alcuni negozi, pur non imputabile direttamente all'apertura della sbarra, è certamente dovuta alla mancanza di valorizzazione del centro storico".

"Infatti il centro storico di Castelfranco è da considerarsi un patrimonio artistico da salvaguardare e da far conoscere in quanto passaggio fondamentale di arte, architettura, urbanistica, sociologia e storia della civiltà italiana. Il centro storico di Castelfranco non può diventare caprio espiatorio o vittima di dispute politiche prive di progettualità che non guardano al futuro ed all'unica possibilità di recupero economico: il turismo".

Da qui le dieci proposte lanciate all'amministrazione comunale di Castelfranco Piandiscò: "rendere Piazza Vittorio Emanuele ed alcune strade e piazzette pedonabili dalle ore 13 alle ore 06, lasciando il transito a tutti dalle ore 06 alle ore 13, immettere un limite di velocità a passo d’uomo (massima a 15 km) all’interno delle mura, trovare il modo di far rispettare tale limite, delimitare gli spazi per i pedoni senza deturpare il valore estetico del paese, riqualificare l'arredo urbano con l'aggiunta tra l'altro di panchine e zone attrezzate dove sedere e incontrarsi".

Ed ancora: "mettere una connessione wifi gratuita che funzioni nella piazza centrale (per incentivare turisti e giovani a soffermarsi e a ritrovarsi), abbattere i costi di suolo pubblico per i commercianti che desiderino montare sedie e tavolini all’aperto per servire cibo o bevande senza dover mettere un prezzo aggiuntivo per la consumazione al tavolo, favorire il rifacimento delle facciate eliminando i costi del suolo pubblico, agevolazioni per i residenti: entrata carico e scarico durante tutta la giornata, posti auto riservati ai residenti nel parcheggio fuori Porta Campana e nel parcheggio vicino al cimitero, pensare a nuovi parcheggi esterni per i visitatori e i non residenti".

"Siamo consapevoli che la Pubblica Amministrazione non può farsi carico di tutto, ma chiediamo che getti le basi per un dialogo aperto con i cittadini ascoltando i consigli e i suggerimenti di chi ci vive tutti i giorni per la riqualificazione di uno dei Borghi più belli d'Italia che rischia di perdere questa qualifica. Questo fatto sarebbe gravissimo e renderebbe la Pubblica Amministrazione responsabile di una grave perdita di valore delle proprietà dei cittadini, nonché dell'impossibilità di una ripresa economica per i commercianti locali, che, di nuovo, si può basare solo su una qualità che attragga il turismo e gli abitanti dei paesi vicini".

Sulle proposte dirette all'amministrazione comunale i cittadini hanno organizzato una raccolta di firme che inizierà domani.

 

 

 

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